La recensione su Pacific Rim

"Pacific Rim" diretto da Guillermo Del Toro,
devo dire che mi è piaciuto.

La storia racconta che legioni di mostruose creature
chiamate Kaiju emergono dagli abissi marini,
minacciando di distruggere nel giro di
breve tempo l'intera umanità.

Per combatterle,viene progettata un'arma particolare,
infatti vengono costruiti i Jaegers,che sono enormi Robot,
ognuno dei quali controllato simultaneamente da
due piloti le cui menti sono collegate da un ponte neurale.

Quando anche i Jaegers si dimostrano inermi di
fronte all'implacabile furia dei Kaiju,che nel frattempo
si evolvono,le forze che difendono la Terra non hanno
altra scelta che rivolgersi a due improbabili eroi,
Raleigh Becket,un ex pilota,scioccato per la morte
del fratello in battaglia e Mako Mori,una tirocinante
senza esperienza,ma con buone prospettive,
e metterli al comando di un Jaeger obsoleto,
ma dal glorioso passato.

Il Film prodotto dalla Warner Bros. Pictures
e la Legendary Pictures,rappresenta il ritorno
alla regia di Guillermo Del Toro,dopo ben 5
anni,con un progetto ambizioso che è omaggiare
due filoni importanti Giapponesi come i
"Monster's Movie" tipo Godzilla e  i cartoni di
Go Nagai,come ad esempio Goldrake, Jeeg robot d’acciaio,
Mazinga,Gundam e via dicendo,riuscendo in pieno
nell'intento a mettere questi sullo schermo con Attori
in carne e ossa.

Poi Del Toro per fortuna non è un macellaio
come Micheal Bay,e costruisce un Film
spettacolare che nonostante pieno di effetti
speciali,non perde d'occhio la trama e tutte
le cose intorno e ci disegna anche personaggi
ironici come i due ricercatori che studiano,
e uno addirittura si è connesso con il cervello
di un mostro,per poi mandato in missione per
trovarlo un altro.

Il tutto si snoda su Raleigh Becket,
che si fa convincere a tornare a combattere,
con lo snobismo di qualcuno che si sente
superiore,e qui conosce Mako,una ragazza
orientale che ha grosse potenzialità,ma che
il Capo non vuole farla andare allo sbaraglio.

Ma poi saranno le circostanze che lo induranno
a cambiare idea su molte cose.

Insomma la battaglia è continua,ma per chi come
me vedeva i Robottoni Giapponesi,si diverte e torna
a vivere l'infanzia e ti fai coinvolgere nella vicenda
e nelle varie cose che succedono al protagonista.

Poi verso la fine ci sono le cose classiche di Film
catastrofici come "il sacrificio umano" e qualche
prevedibilità,ma non fa perdere il senso del ritmo,
e soprattutto Del Toro non fa compiacere il pubblico
di "Tranformers" come fanno la maggioranza
rimanendo sempre nel suo equilibrio,
intrattenendo e non esagerando e ridicolizzando.

La scena che mi è rimasta impressa e quando
Mako va in interconnessione con Becket,
e rimane imprigionata in un ricordo dove
da bambina e orfana,gli corre dietro un mostro,
e per com'è realizzata è molto notevole e si respira
l'aria e la poesia del Cinema di Del Toro.   

Da segnalare la buona direzione degli
Attori dove figurano:

Charlie Hunnam, Idris Elba, Rinko Kikuchi,
Charlie Day, Ron Perlman, Max Martini, Clifton Collins jr.,
Robert Kazinsky, Robert Maillet, Burn Gorman,
Diego Klattenhoff, Heather Doerksen, Lance Luu,
Charles Luu e Mark Luu.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
la splendida Fotografia di  Guillermo Navarro,
gli effetti speciali da "urlo" della Industrial Light & Magic,
Legacy Effects,Mr. X Inc.,Ghost VFX,Hybride Technologies,
Rodeo FX e la Spectral Motion,le musiche di Ramin Djawadi,
le scenografie di Andrew Neskoromny e Carol Spier
e i costumi  di Kate Hawley,che rendono una buona
e spettacolare messa in scena.

In conclusione un buon Film,
dove Del Toro con un linguaggio muscoloso
e potente crea un omaggio a due fortunati
filoni Giapponesi,soprattutto quello dei Cartoni
Animati dei Robottoni arrivati in Italia a metà anni '70,
e lo realizza divertendosi e divertendoci mettendoli
sullo schermo e farci rivivere quel periodo coinvolgendoti
a dovere,anche se cadendo a qualche imprevedibilità,
ma alla fine il tutto funziona e si può considerare
una operazione che è riuscita nell'intento anche
grazie che è andata in mani fidate e non
provenienza di disastri,con una riuscita
ironia e chiude il tutto senza neanche
una possibilità di un sequel....ma non
importa...bravo Guillermo!

Il mio voto: 7.