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Passion

Regia di Brian De Palma vedi scheda film

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La recensione su Passion

di munnyedwards
6 stelle

 

 

L’ultima fatica di Brian De Palma è senza dubbio un ritorno alle origini, come uno dei suoi killer mascherati il regista americano torna sul luogo del delitto per riproporci quell’estetica elegante che per tanti anni ha fatto la sua fortuna e il nostro piacere.

Dopo quella specie di mockumentary che era Redacted, De Palma torna nella dimensione a lui più cara dei film del genere, torna al marchio di fabbrica del thriller erotico che in passato ci ha lasciato capisaldi come Omicidio a luci rosse, Vestito per uccidere e Femme Fatale, anzi per essere ancora più chiari torna talmente indietro che Passion sembra un film degli anni ’80 e non un opera contemporanea.

Tutto questo è importante?

Per il fan del regista assolutamente no, per una certa critica che De Palma non l’ha mai apprezzato forse si; e infatti il film presentato in concorso alla 69° Mostra del Cinema di Venezia non è stato accolto molto bene, ma per De Palma le stroncature non sono certo una novità.

Il punto del contendere è sempre lo stesso, nelle opere del regista la verosimiglianza e l’approssimativa costruzione narrativa sono da sempre fardelli troppo pesanti, inaccettabili e penalizzanti, è cosi da sempre.

De Palma è un maestro indiscusso della macchina da presa ma le sue storie non stanno in piedi, il che è quasi sempre vero, ma è anche vero che la cosa non ha nessuna importanza per chi cerca nei suoi film la magia del cinema puro e lo spettacolo visivo di una tecnica che ancora oggi appare ineguagliata.

Passion è il remake del francese Crime d’amour diretto da Alain Corneau nel 2010, nei ruoli dei due personaggi principali c’erano Ludivine Sagnier e Kristin Scott-Thomas, mentre De Palma ci presenta una sensuale e biondissima (ossessione!) Rachel McAdams e una sfuggente Noomi Rapace.

Il plot le vede protagoniste di un confronto diretto e senza esclusione di colpi, due donne in carriera che si specchiano l’una nell’altra cercando il dominio totale, il loro è un gioco di seduzione, di tradimenti e di sopraffazione che porterà infine a un delitto.

 

Rachel McAdams

Passion (2012): Rachel McAdams

 

Noomi Rapace

Passion (2012): Noomi Rapace

 

Il film si divide in tre parti ben distinte, nella prima (la più ordinaria e piatta) ce la presentazioni dei personaggi, le due donne prima si corteggiano poi si affrontano in un duello sempre più serrato, la parte centrale ci porta e alla stupefacente sequenza dell’omicidio, che detto senza mezzi termini è degna dei classici di un tempo, da questo punto in poi il film cambia forma e si trasforma totalmente.

Se prima era lineare e troppo ordinario la parte finale cede il passo al delirio visionario di De Palma, che come sempre gioca con la verità e con l’interpretazione della stessa, fino a sfiorare i territori del surreale e dell’onirico, il suo è un continuo smontare e rimontare sequenze con l’unico scopo di togliere qualsiasi appiglio di logica allo spettatore, l’operazione è pienamente riuscita e il finale chiude degnamente il tutto.

Passion è un film che ripropone tutti i tasselli della poetica di De Palma e forse questo è il suo vero punto debole, ci sono dentro tutte le ossessione del regista, il tema del doppio, lo split screen, la bionda protagonista, le musiche di Donaggio, i piani sequenza, la maschera, Hitchcock; insomma tutto il corollario inquietante e ricco di fascino di un grande maestro del cinema.

Per carità, il plot firmato dallo stesso regista va preso per quello che è, non sta in piedi neanche a pregare in aramaico antico, le incongruenze non si contano ma come già detto con De Palma tutto questo rientra nella normalità, è cosi da sempre e io nei suoi thriller non cerco storie verosimili e credibili ma sfavillanti sequenze visive, la magia del cinema che pochi altri sono in grado di creare.

Se amate il regista il film è da vedere, se avete adorato Vestito per uccidere e Femme Fatale è da recuperare di corsa, ovvio che non si toccano certe vette ma la pellicola è comunque molto buona, bravine le due attrici, la McAdams non ha la prorompente e quasi insostenibile bellezza di Rebecca Romijn ma si difende bene, la Rapace è enigmatica e sfuggente quanto basta.

Voto: 7

 

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