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Passion

Regia di Brian De Palma vedi scheda film

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GIMON 82

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La recensione su Passion

di GIMON 82
8 stelle

Atmosfere ambigue,torbide,per il gradito ritorno di un grandissimo maestro del thriller.

Brian De Palma,"l'allievo" di Hitchkock,il regista per antonomasia del "vetusto" assassinio,(ri)parte da una direzione europea.

Relegato (come tanti altri) ai margini dell'establishment hollywoodiano,il buon Brian direziona la sua regia nelle fredde atmosfere di Berlino.

Il gelo è quello dell'animo,di cui è padrona la rampante manager Christine,a cui si contrappone la "dolce" Isabelle.

E' un controverso menage a trois,con di mezzo un amante narciso e donnaiolo.Conteso dalle due donne,dara' il via all' 'innesco d'un meccanismo omicida sanguinolento,una sorta di vendetta atroce,dove non vi è limite tra mistero e realta'.

Un uso di tecniche sopraffine tra split screen,piani sequenza,e riprese vorticose simboleggia un ritorno alle origini per De Palma.Un immersione nel thriller vecchio stampo,in stile "Vestito per uccidere",aggiungendoci l'utilizzo di tecniche moderne.Quello che conta è un atmosfera rarefatta,assuefatta di dolori e rabbie,che pervade le sue donne.

Rachel McAdams e Noomi Rapace,la bionda e la bruna,un conflitto estetico sconfinante nel dualismo perentorio.

Dove vi è "Passione" vi è sentimento forte,eppur amaro che danza vorticosamente con la morte.

E' un abbraccio simbolico,di eterni conflitti umani,d'un femminino dove conta una rivalita' conclamata.

"Passion" di De Palma gode di queste virtu', supportate da enorme mestiere,è suadente nella lucida fotografia quanto magmatico nel rapportarne umori contorti.

L'affidarsi alla caratterizzazione di due psicologie antitetiche è il nucleo prioritario del film.

Emergono due recitazioni femminili contrastanti,per sottrazione e aggiunzione dove la narrativa gode di momenti di adrenalina e torbido pathos.

Come in un vecchio "giallo/horror" De Palma sovraespone ambienti nitidi,lunghi corridoi e appartamenti post-moderni,dove successo è vanita' si sgonfiano dinanzi alla violenza omicida.

Si denota nella regia una certa raffinatezza nell curare gli ambienti,esaltandoli nei luoghi del "managerismo" moderno,negli uffici e nei rapporti lavorativi difficili.

L'intricata parte finale è la piu' godibile,coinvolge nel donare pezzi di tremore alla "Hitchkock",avvolge come un nastro,attraverso un virtuosismo da telecamera potente.

L'ambiguita' è sempre un qualcosa che gode "d'un doppio",De Palma avra' imparato bene questa lezione, offrendocela come s'un piatto d'argento,dove "Passione",mistero e morte sono la stessa cosa......

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