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Miele

Regia di Valeria Golino vedi scheda film

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La recensione su Miele

di mmciak
8 stelle

"Miele" diretto da Valeria Golino,

devo dire che fa riflettere.

 

La storia racconta che la giovane Irene pur lavorando

in incognito e con il nome

in codice di Miele,è abbastanza

conosciuta negli ambienti ospedalieri per la sua

propensione ad assistere persone in cerca d'aiuto.

 

Lei vive da sola e all'apparenza è una ragazza

come tante altre,da tre anni si dedica ad alleviare

l'agonia dei malati terminali,

stabilendo con loro un rapporto di empatia e

aiutandoli a morire.

 

Quando però la contatta Grimaldi,un settantenne

in ottima salute ma stanco di vivere a causa di un male

invisibile che gli tormenta l'anima,Irene si ritrova

a dover prendere decisioni inaspettate e a cercar

risposte che le sconvolgono l'esistenza.

 

Il Film è una Produzione Italo-Francese,

ed è tratto liberamente dal romanzo "Vi perdono"

di Angela Del Fabbro,e rappresenta la folgorante

Opera prima dell'Attrice Internazionale Valeria Golino,

che mette in scena la storia di Irene e ti fa addentrare

nel suo quotidiano di ragazza

normale,però nel frattempo

la sua vita si movimenta perché va in Messico per un

medicinale che va bene per cani,che utilizza per la

"dolce morte" dei pazienti.

 

Infatti la regista è brava a farci vedere la sua attività

e nel giorno quando fa questa operazione,

e ti fa entrare dentro la mentalità di Irene

con discrezione,e tratta questo argomento

con delicatezza perché lei aiuta la gente.

 

Finché incontra un ingegnere che non è malato

e vuole morire senza assistenza,e gli svolta

l'esistenza.

 

La regista è capace a farci riflettere sulla coscienza

ed entrarci in essa e dei vari sensi di colpa che dopo

si innescheranno a Irene con molta efficacia e potenza,

e utilizza molto macchina a spalla e primissimi piani

perché vuole scavare nella psicologia dei personaggi.

 

Da segnalare la buona direzione degli Attori

dove segnalo le immense interpretazioni di

Jasmine Trinca e Carlo Cecchi,che insieme

reggono con la loro bravura "carnale"

tutto il complesso,poi figurano anche:

 

Libero De Rienzo-Vinicio Marchioni-Iaia Forte-

Roberto De Francesco-Barbara Ronchi-Massimiliano Iacolucci

e Valeria Bilello.

 

Invece nel reparto tecnico segnalerei

la malinconica Fotografia di Gergely Poharnok

e le scenografie di Paolo Bonfini,

che danno una buona messa in scena.

 

In conclusione un buon Film,

che rappresenta uno degli esordi più

interessanti degli ultimi Anni,

che tratta un argomento molto

delicato come l'eutanasia,

e lo fa con uno stile molto

personale e con un linguaggio

narrativo che vuol essere più

realista possibile,ed è un pugno

allo stomaco per lo spettatore

molto efficace e la Golino

si conferma una regista di

promettente futuro.

 

Il mio voto: 7.

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