Regia di Gavin Hood vedi scheda film
50 anni dopo la tentata invasione di una razza aliena sulla Terra, i Formics, il comando militare sta cercando di infliggere il colpo di grazia al nemico; ma i nuovi comandanti sono selezionati fra i (pre)adolescenti, ragazzi dalle menti ancora incontaminate dagli schemi degli anziani, più che nativi digitali formati sull'interazione sempre più intima coi computer.
Ender è il terzo figlio di una famiglia che ha fornito ai militari sia il padre che i due fratelli maggiori, ma tutti alla fine esclusi dalle dure selezioni affrontate. Ma Ender possiede qualcosa di più degli altri, un mix di tutte le loro doti e forse potrebbe riuscire dove gli altri avevano fallito...
Un film che mi ha dato l'impressione di quei giornali patinati, tutti belli esteticamente, ma con contenuti decisamente molto banali.
Dialoghi semplicistici, attori poco espressivi, ruoli e caratteri fin troppo formali, scene tutte filmate in interni.
Forse la necessità di sintesi dell'opera da cui il film è tratto hanno ridotto al lumicino il dibattito "morale" sui 2 grossi temi affrontati da Scott Orson Card: quello sulla perduta innocenza dei bambini costretti a crescere troppo in fretta per colpa della guerra (vera o presunta) e quello della guerra "preventiva" che - a 30 anni di distanza dal romanzo - sembra ancora più attuale che nel 1985.
Si poteva fare di meglio.
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