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Under the Skin

Regia di Jonathan Glazer vedi scheda film

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La recensione su Under the Skin

di dollyfc
2 stelle

Parlare di un film che , a seconda dei casi , si ispira o è tratto da un testo letterario, scatena la solita vecchia diatriba tra chi vorrebbe che regista e sceneggiatore seguissero pari pari lo scrittore , e chi invece che si prendesse solo uno spunto , un'idea da sviluppare poi in modo autonomo.

E che dire dell'aspettativa di chi ha già letto il libro ed ovviamente si è già fatto un proprio viaggio ...

 

In linea di massima , l'ho  detto altre volte ed ora lo ribadisco, mi appresto a vedere il film cercando di distinguere le due opere in quanto,  sia in  un caso che nell'altro , giudico la capacità di messa in scena , l'interpretazione , con una curiosità in più , un pò come se chiedessi ad un altro lettore cosa ci ha visto di diverso da me .

 

Con Under The Skin  dopo pochi minuti ho sciolto ogni dubbio, non c'era nessun pericolo di sorta;  mi spiego meglio con un esempio banale ma calzante : se un giorno mi dicessero  " ..sai è uscito un nuovo film su James Bond !?.."  , ah bene vado ...e mi trovo a seguire una storia in cui l'unica similitudine con la famosa spia sta nel fatto che c'è un tizio che si chiama James , sa usare la pistola e guida una fuoriserie.

Quindi benissimo ...continuo a seguire Under The Skin senza pericolo di pregiudizi letterari e dico subito che raramente mi attraggono i personaggi che per tutta la durata del film mantengono due espressioni ( di cui una solo per pochi minuti.....), e che in quei rari casi il tutto è supportato da un contesto molto coinvolgente.

 

 

Scarlett Johansson

Under the Skin (2013): Scarlett Johansson

 

 

L'inizio con l'inquadratura di un occhio fisso ed in sottofondo vocalizzi che poi  via via diventano parole , sono l'emblema del film

 

Il personaggio principale , una bella ragazza interpretata da una Johansson monoespressiva, percorre quasi perennemente le strade di una ipotetica cittadina del nord della Scozia alla guida di un furgone ed alla ricerca   ( caccia !? ) di ragazzi per poi sedurli e portarli in un luogo solo a lei conosciuto , dove , ormai in balia delle sue grazie ammalianti, scomparriranno in una sorta di limbo senza fine , e senza colpo ferire.

 

Metafora dell'eterno maschio che farebbe la qualsiasi davanti ad un bel pezzo di ragazza !?

 

Rivalsa del sesso debole !?

 

Di fatto la ragazza è supportata da un gruppo di  " colleghi " che condividono il suo segreto ed intervengono nel caso un  " obiettivo " non venga raggiunto , rimanendo però nell'ombra per  spuntare solo al momento giusto e ,  aggiungerei, con una certa perspicacia , del tipo   " tutto vedono e tutto sanno".

 

Volendo proprio cercare un senso a tutta la storia, oltre ad alcune scene quasi affascinanti dal punto di vista fotografico, seguo la ragazza sperando in una sua evoluzione psicologica  , partendo proprio da quell'incipit   , occhio/ parole , e la sento parlare spigliatamente nell'approccio con le possibili " prede " , per poi rimanere completamente interdetta , muta ed assente, di fronte a tutto il resto , quasi come se nella sua testa vi fosse una sorta di timer che mette in moto un certo meccanismo in un certo momento e,  terminato il quale tutto si spegnesse.

 

Bene o male qualche cosa , forse, scalfisce la sua mente , fino a mandarla in confusione ; ma non si capisce bene cosa o chi in particolare possa averala disturbata  e sinceramente credo che nemmeno lei ne sia del tutto consapevole, così tutto ciò che questa   persona  era o avrebbe potuto essere , sparisce violentemente senza un gemito od un qualsiasi suono .

 

In teoria anche con i pochi elementi messi in mostra si sarebbe potuto costruire ben più di una storia ed affrontare diverse tematiche , ma io non ne ho trovato traccia  e così,  tanto per superare la delusione e riderci su , direi che il James di cui sopra , non sa nemmeno di chiamarsi James  ; con la pistola non sa bene che farci  ( tanto che ad un certo punto con aria stupita guarda dentro il buco della canna....) anche se forse qualcuno gli aveva fatto intendere che con quella in mano avrebbe potuto far fare ad altri qualsiasi cosa   , e con la fuoriserie gironzola qui e là senza meta , tanto non deve mai fare benzina .

AH...già ,  ripensandoci , non deve nemmeno mangiare , figuriamoci bere quei deliziosi Martini ......

 

 

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