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La mafia uccide solo d'estate

Regia di Pierfrancesco Diliberto vedi scheda film

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La recensione su La mafia uccide solo d'estate

di mmciak
6 stelle

"La mafia uccide solo d'estate" diretto nel 2013 da Pierfrancesco Diliberto,devo dire che non mi è dispiaciuto. La storia si svolge a Palermo, e racconta che il piccolo Arturo ha otto anni ma le prova tutte pur di conquistare il cuore di Flora,la sua amata compagna di banco snob e ricca che vede come una principessa irraggiungibile. Mentre cresce e va incontro alla sua educazione civile e sentimentale, senza mai smettere di corteggiare Flora,Arturo è testimone dei fatti di cronaca che sconvolgono la sua città, compresi i terribili attentati di mafia che per vent'anni, quasi sempre d'estate, rendono Palermo protagonista di una delle pagine più buie della storia d'Italia. Il Film prodotto dalla Wildside e Rai Cinema, è la folgorante Opera prima del Conduttore Televisivo Pierfrancesco Diliberto detto Pif, che realizza una Commedia sulla mafia, e ci fa capire che la storia d'Italia è passata da Palermo con vari fatti sanguinosi noti a tutti. Il regista comincia dagli anni '70, in ambito scolastico dove Arturo si innamora della piccola Flora e cerca di conquistarla, non sapendo la tecnica,finché si fissa dell'allora Presidente del consiglio Giulio Andreotti,dove la sua figura aleggia per tutta la prima parte. Ecco a mio parere doveva puntare su questo personaggio anche sulla seconda, proprio nel momento mette in dubbio sulle sue azioni (come l'assenza ai funerali di Dalla Chiesa) lo mette da parte, mentre doveva fare il contrario. Comunque devo dire che la prima parte è riuscita dove Pif dirige dei bambini creando questa storia che ti coinvolge e diverte, anche giocando sul grottesco soprattutto sulla scena del carnevale dove si veste da Andreotti. Bisogna dire che Pif realizza una regia anche troppo pulita sembrando un regista consumato e a mio parere è stato aiutato da qualcuno del Cast tecnico. Poi nella seconda parte quando il regista appare come protagonista un po' perde e viene tenuto sulle spalle della sempre strepitosa (sono di parte)Cristiana Capotondi che recita con un accento siciliano dove interpreta Flora divenuta assistente del politico Salvo Lima, esponente di spicco della corrente Andreottiana. Infatti è molto forte nella scena quando Flora lo caccia perché parla male di Lima per l'intensità della interpretazione per gli occhi lucidi. Poi si trasforma in un quasi documentario sui fatti sanguinosi di Palermo e che hanno sconvolto l'Italia fino ai primi Anni '90 con gli attentati di Falcone e Borsellino, che io essendoci all'epoca mi ha fatto molto ricordare quel terribile e teso periodo,però mi è sembrata anche una scelta furba per un finale "Buonista" sugli omicidi di Palermo. Da segnalare la buona direzione dove figurano anche: Claudio Gioè-Ninni Bruschetta-Alex Bisconti- Ginevra Antona-Maurizio Marchetti-Rosario Lisma- Barbara Tabita e Antonio Alveario. Anche se poi rimane solo impressa la bravura e la bellezza della Capotondi, nell'ennesimo ruolo azzeccato che sovrasta Pif nella seconda parte. Invece nel reparto tecnico segnalerei la Fotografia di Roberto Forza,le musiche di Santi Pulvirenti,le scenografie di Marcello Di Carlo e i Costumi di Cristiana Riccieri,per una buona ricostruzione dell'epoca. In conclusione una interessante Opera prima,che ci narra uno spezzone di storia d'Italia rimasta impressa perché sanguinosa e tesa per il nostro paese, e la mette in scena in modo ironico ma anche facendoci riflettere su quel periodo,ma si ha l'impressione che ne finale hai assistito in un Film furbo e "Buonista". Il mio Voto: 6,5.

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