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Le Streghe di Salem

Regia di Rob Zombie vedi scheda film

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Badu D Shinya Lynch

Badu D Shinya Lynch

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La recensione su Le Streghe di Salem

di Badu D Shinya Lynch
9 stelle

"[L'anticristo] Credeva in Dio, ma nel fondo dell'anima involontariamente e senza rendersene conto preferiva se stesso a Lui. Credeva nel Bene, ma l'Occhio dell'Eternità, che vede tutto, sapeva che quest'uomo si sarebbe inchinato davanti alla potenza del male, appena appena questa riuscisse a corromperlo, non con l'inganno dei sentimenti e delle basse passioni e nemmeno con la suprema attrattiva del potere, ma solleticando il suo smisurato amor proprio."
- Vladimir Sergeevic Soloviev -

Cinema epocale/sepolcrale.

Un genere cinematografico in rovina, scontato e ripetitivo, in cui l'originalità è morta già da un pezzo (a parte qualche raro caso) e la banalità regna sovrana : trame piatte, colpi di scena (quando ci sono) mediocri, incipit ed excipit ovvi, protagonisti stereotipati, cattivi di turno visti e rivisti, fantasmi e mostri ridicoli e, soprattutto, tanti registi che non lavorano con il cuore, che non osano, che non puntano in alto e non hanno (grandi) ambizioni.
Pochi i filmmakers che sono in grado di portare avanti e dare nuova linfa ad un genere che, purtroppo, in questi ultimi anni (decenni?) mostra i primi problemi, le prime rughe e i primi acciacchi. Tra questi nomi, c'è sicuramente quello di Rob Zombie.
The Lords of Salem è l'horror che tutti aspettavano. Il Dio/Diavolo è apparso, incrollabile e intrasferibile ha trovato la propria definitiva dimora nel Cinema. Non c'è interpretazione, non servono decodificazioni : Il Male è Il Male. Inamovibile. Un po' Zulawski (Possession),un po' Kubrick (Shining), un po' Russell (The Devils) e un po' Polanski (Rosemary's Baby), il tutto mescolato con eccezionale e tagliente velleità registica, che da all'opera una vitalità che si allontana da ogni tipo di statica perfezione filmica. Blasfemo, eretico e divino. In The Lords of Salem avviene una straordinaria rielaborazione degli stilemi classici del genere, una clamorosa riproposizione dei cliché in un contesto (comunque) originale e conturbante. Rob Zombie sfrutta in maniera equilibrata tutta la potenza immaginifica dell'Horror : grandiose e magnifiche sequenze che trovano la propria dimensione sotto un punto di vista (anche) scenografico - ecco che la citazione di Méliès non è per niente casuale, ma assolutamente voluta. Il regista, richiamando direttamente Le Voyage dans la Lune vuole suggestionare il pubblico, e sicuramente ci riesce ; questo è il compito dell'Horror. Il ritmo del film è in ascesa, diventa incalzante, la potenza visiva diviene sempre più affascinante, vertiginosa, ipnotica. E' l'opera più originale, matura e stratificata di Rob Zombie. Una meraviglia per occhi e mente. Una sorta di catarsi orrorifica tanto attesa. La pellicola è una ventata d'aria fresca nel deserto : lo spettatore assapora questa nuova brezza che appaga ogni tipo di aspettativa, ma il tornado di Rob Zombie porta con se tanti piccoli granelli di sabbia, che accecano e graffiano anche il pubblico più preparato. The Lords of Salem è il miglior lungometraggio dell'orrore (per ora) del nuovo decennio : è sorprendente e innovativo ; è l'abbraccio definitivo tra il cinema vecchio e quello moderno. Il film non è un semplice "horror", ma è un'opera sullo studio dell'horror sotto vari aspetti : letterario, religioso, pittorico, musicale e cinematografico. E' una pellicola che si insinua nella carne e nella mente dello spettatore : cerca il proprio spazio per potersi nutrire, per poter crescere e svilupparsi. Questo lungometraggio ha il vero aspetto del male : puzza e grida in maniera fastidiosamente reale, come se ci fosse qualcosa che trascende la settima arte, qualcosa di concretamente sbagliato e inumano in questo film. Il regista ha sicuramente delle conoscenze profonde, sia in ambito religioso che filosofico. E' un'opera matura, malefica e potentissima ; è lo straordinario, studiato e indispensabile suicidio del cinema horror, ed è allo stesso tempo, la rinascita dell'anticristo della settima arte : una creatura/opera deforme che gioca con le paure primordiali del pubblico - affascinato e soffocato.
Rob Zombie confeziona una pellicola visionaria, sorprendente, coraggiosa, colta, maligna ed elegante. The Lords of Salem è un film di una bellezza quasi inaccettabile. Rosso pulsante.

Certi ipnotici suoni ancestrali, certe decadenti melodie metafisiche non abbandoneranno mai più il nostro corpo, la nostra mente. Squillino le arrugginite trombe di questi strabici angeli, ambigui abitanti di questo cielo capovolto, sbiadito :

http://www.youtube.com/watch?v=61SBxtE-64o

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