Regia di Rian Johnson vedi scheda film
Difficile riassumere la trama di Looper, ed a tratti può risultare anche difficile seguirlo e capirne tutti gli snodi narrativi. Nel 2044 alcuni uomini, chiamati "looper", hanno il compito di uccidere su commissione delle persone mandate indietro nel tempo da un futuro imprecisato. I "looper" vengono informati dell’ora e del luogo in cui tale “trasmigrazione” avverrà e, nel momento in cui si materializza il loro bersaglio, devono soltanto sparargli. Joe (Gordon-Levitt) è uno dei migliori looper in circolazione, ma un giorno non riesce ad uccidere l’uomo (Willis) spedito indietro dal futuro. Scoprirà una verità scomoda, che riguarda anche e soprattutto sé stesso. Parte da una buona intuizione Looper, mescolando la fantascienza con il thriller dai risvolti quasi noir. Ma quello che colpisce di più è che Rian Johnson (anche sceneggiatore) riesce a realizzare un buon prodotto di intrattenimento che ha il sapore dei B movies di una volta, disponendo di un budget non molto elevato che limita anche la presenza degli effetti speciali. La prima parte è buona, scorre via velocemente con una attenta descrizione dei personaggi e dei luoghi. Poi, dopo il colpo di scena a metà film (mostrato con un'ottima sequenza, anche ironica), purtroppo, la materia narrativa si ingolfa, quasi non si sa come portare avanti un racconto che finisce più volte col confondersi e col prendere ispirazione da altri classici del genere. Alla fine, sembra di assistere ad un mix tra Ritorno al futuro e Terminator (soprattutto quando entra in scena il piccolo “sciamano”, faccenda che complica la situazione). Poco spazio è poi dato, secondo me, al personaggio di Bruce Willis ed ai suoi ricordi, con qualche buco di troppo di sceneggiatura. Comunque nel complesso è un buon prodotto, un divertimento vecchio stile che ha il sapore dei cult fantascientifici degli anni Ottanta. Adatto per trascorrere due ore di relax al cinema o in tv, tornando ragazzini per un po’ della nostra giornata.
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