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Gli equilibristi

Regia di Ivano De Matteo vedi scheda film

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La recensione su Gli equilibristi

di steno79
7 stelle

Il dramma di un marito e padre di famiglia che, a causa di un'avventura extraconiugale, viene invitato dalla moglie ad abbandonare il tetto coniugale e i figli, e precipita in una spirale di difficoltà economiche che lo portano prima alla povertà e poi alla disperazione. Una storia che riflette in maniera attendibile una realtà purtroppo molto attuale di famiglie che si sfasciano alle prime difficoltà, per mancanza di amore o per la mancanza di un progetto costruttivo a lungo termine, in cui spesso è l'uomo a pagare il prezzo più alto, perchè meno tutelato della donna dalla legge nei confronti dei figli e costretto ad assumersi oneri economici spesso al di sopra della sua portata. Il film espone tutto ciò in maniera convincente e mi sembra un buon dramma, che forse urterà la coscienza di qualcuno proprio perchè la trama può risultare sgradevole e poco accattivante nell'affrontare tematiche decisamente poco commerciali. Dal punto di vista artistico l'operazione di Ivano De Matteo non riesce ad andare fino in fondo a causa di alcuni difetti di sceneggiatura, ad esempio il personaggio della moglie costruito in maniera troppo schematica, come è stato già osservato da parecchi utenti, qualche sbandata in un miserabilismo non del tutto convincente e un finale francamente un pò "buonista" (anche se l'esito positivo a cui giunge la storia a me è risultato gradito). Nel cast domina senz'altro un ottimo Valerio Mastandrea, una figura di padre angosciato ed emaciato resa con grande intensità espressiva e meritatamente premiato con il David di Donatello; al suo fianco una Barbora Bobulova meno convincente del solito a causa di alcune limitazioni di sceneggiatura e, nel ruolo della figlia sensibile, la volenterosa giovane attrice Rosabell Laurenti Sellers, che fa del suo meglio ma è ancora un pò acerba. Anch'io trovo eccessiva e fuorviante la stroncatura di Aldo Fittante su Film tv cartaceo, soprattutto quando demolisce in maniera estremamente superficiale il lavoro di Mastandrea, e penso che il film di De Matteo meriti, nel complesso, una visione.
voto 7/10  

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