Regia di Ivano De Matteo vedi scheda film
Lungi da me l'intenzione di affermare che Gli equilibristi sia un gran film, ma la mia impressione è che sia un buon film, che purtroppo rispecchia una realtà presente nella nostra società degli ultimi anni. Come afferma un personaggio (interpretato da Giorgio Gobbi) incontrato casualmente dal protagonista presso una struttura del Comune denominata "Casa del papà", il divorzio è una cosa per ricchi e le persone normali, i comuni lavoratori non se lo possono permettere.
Quello che mi fa specie è la critica annichilente (con tanto di pollicione rosso nella scheda realizzata per la rivista) di Aldo Fittante, con il quale mi trovo d'accordo soltanto in relazione alla prova scolorita di Barbora Bobulova, che comunque non mi è mai sembrata una grande attrice ed anche ad un'eccessiva negatività di quel personaggio, che sembra a lungo non accorgersi in quali acque navighi il marito. Sono invece in disaccordo in primis per quanto riguarda la prova di Mastandrea, che mi è sembrata adeguata al personaggio e trovo una contraddizione soprattutto alla finale menzione, a proposito dell'attore protagonista, del cosiddetto «Malinteso Maggiorani», perché prima di tutto Mastandrea è (ormai) un attore vero e non accorgersene getta ombre sulla voglia del critico di capire un certo tipo di cinema. Ma poi il riferimento, fatto dallo stesso Fittante, ad Umberto D. dovrebbe sconsigliare di parlare di "Malinteso Maggiorani", poiché il protagonista di quel capolavoro desichiano era un non professionista, capace fra l'altro di un'interpretazione indimenticabile. Questo, oltre ai riferimenti incongrui alle fiction televisive (ma davvero Fittante guarda o guardava I Cesaroni?), testimonia vieppiù lo scollamento di certa critica da quanto avviene nella nostra società. Per fortuna il 2013 si è portato via l'ex direttore di FilmTV. Lui e le sue guide morali.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta