Espandi menu
cerca
Die Hard - Un buon giorno per morire

Regia di John Moore vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Joeycruel

Joeycruel

Iscritto dal 24 dicembre 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 2
  • Post 3
  • Recensioni 90
  • Playlist 3
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Die Hard - Un buon giorno per morire

di Joeycruel
6 stelle

Mettiamo subito in chiaro una cosa: questo film non fa per niente parte della serie Die Hard.
Lo schema di Die Hard si può riassumere così: un eroe per caso e spesso controvoglia che deve, da solo, risolvere una situazione in uno spazio limitato e che di solito finisce per farsi del gran male. Nel 1988 Die Hard segnò il linguaggio cinematografico a tal punto che tutti i film che si attengono a determinati schemi sono dei "Die Hard action movie" e gli addetti ai lavori si divertono sempre a dare a questi film dei soprannomi alla Die Hard, ad esempio Under Siege del 1992 (Trappola In Alto Mare) era diventanto "Die Hard On A Boat" oppure il recentissimo Olympus Has Fallen (Attacco Al Potere) di sicuro è "Die Hard In The White House".
Nel 1990 quando decisero che Die Hard 2 doveva essere il seguito di Die Hard fecero dei sensibili cambi alla sceneggiatura per adattarlo allo spirito del primo film ed infatti Die Hard 2 fu un capolavoro alla pari del primo.
Nel 1995 quando vollero fare il terzo capitolo pur stravolgendo alcune regole ambientandolo nell'intera città di New York e affibbiandogli un personaggio come Samuel Lee Jackson riuscirono a mantere intatto lo spirito della saga raggiungendo il terzo capolavoro.
Nel 2007 mantennero le soluzioni del terzo però in Live Free or Die Hard qualcosa si inceppò, 4 stelle le prende anche per la coraggiosa scelta di evitare il più possibile il CGI ma di certo non era un capolavoro.
E siamo arrivati al 2013 con questo filmaccio che a parte il titolo, l'attore e il nome del protagonista ben poco ha che spartire con i precedenti capitoli, mancano la maggior parte delle cose che piacevano dei film della saga, la trama è fioca sebbene i colpi di scena non manchino e infine il personaggio del figlio riesce ad essere più sciapito del co-protagonista del quarto. Il villain poi? Sarebbe offensivo pensare ai tre attori con la A maiuscola dei primi tre e almeno nel quarto era ben delineato.
Insomma una delusione su tutta la linea e non bastano nemmeno le citazioni qua e là dei precedenti film per risollevare questo disastro totale, un action movie fine a se stesso che prende 2,5 stelle su 5 solo per un Bruce Willis che cerca affannosamente di tenere a galla quello che gli altri affondano solo apparendo nei credits.
Se passa in TV dateci un occhiata ma non buttate soldi per questa roba...

Cosa cambierei

Il titolo era da cambiare, cito un'altra recensione:
"se il film si fosse intitolato “Gran bordello a San Pietroburgo” non avrei avuto niente da ridire. Il problema, ancora una volta, è la scomodissima eredità di un brand e di un personaggio oramai mitici, visti sputtanati nel nome del dollarone"

Su John Moore

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati