Regia di Franklin J. Schaffner vedi scheda film
Il film è un classico sul carcere e la fuga verso la nuova vita, appassionante di fronte ai tentativi di fuga e crudo nel descrivere gli spietati anni di isolamento. L'ambientazione è da storia del cinema: la natura è paradisiaca e il contrasto tra tale bellezza e le condizioni disumane dei prigionieri rende il film ancora più angosciante (come non ricordare la caccia di farfalle?). Un finale che (a fatica e solo grazie alla voce narratrice fuori campo) possiamo definire "lieto" non cancella l'amarezza di questo pilastro del genere.
I personaggi sono, di fatto, solo due: tutti gli altri vengono appositamente ridotti a semplici comparse. Steve McQueen plasma un personaggio risoluto, complesso e molto umano, più profondo e espressivo rispetto a "La grande fuga", ma più vicino ai ruoli interpretati per Peckinpah, come "Getaway!" e soprattutto "L'ultimo buscadero", dimostrando di avere pochi eguali in ruoli di questo tipo.
3 e mezzo / 5
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta