Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film
Avendo come sfondo gli ultimi giorni della nota e drammatica vicenda di Eluana Englaro si alternano varie storie che riguardano il suddetto avvenimento, alcune direttamente e altre meno. Assistiamo a un film tecnicamente ineccepibile in cui spicca una fotografia perfetta, e che mostra le due posizioni contrastanti (ovvero chi vuole tenere in vita la donna e chi vuole interrompere il trattamento) senza che Bellocchio dimostri che una sia giusta e l’altra sbagliata, limitandosi a una funzione prettamente espositiva e oggettiva, anche se a mio parere il Berlusconi che campeggia un po’ troppo nelle immagini ci fa comprendere il suo punto di vista. Nessun valore didattico vuole essere proposto e l’opera ha solo l’intenzione d’ esser di aiuto allo spettatore in una forte decisione dal punto di vista morale tramite le storie che ci vengono mostrate. Se lo si affronta come un film sulla vicenda Englaro, potrebbe deludere le aspettative perché la cronaca c’è ma è solo uno sfondo, comunque determinante per le decisioni dei personaggi. Le pecche però non mancano: i vari finali sono un po’ buttati alla veloce, senza un’adeguata costruzione; alcuni dialoghi sono troppo “imperiosi” e poco realistici e forse c’è troppa politica di mezzo per essere un film su una questione etica. Troppo incensato dalla critica, rimane comunque un prodotto degno di visione anche solo per le discussioni che ne possono scaturire.
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