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Il matrimonio che vorrei

Regia di David Frankel vedi scheda film

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La recensione su Il matrimonio che vorrei

di mc 5
6 stelle

Quando vidi per la prima volta il trailer di questo film la mia reazione fu contrastante. Da una parte era fin troppo chiaro il genere e il target...sono di quei film che un mio amico definisce "per signore con borsetta". Però c'era un dettaglio non di poco conto, il nome del regista: David Frankel. Costui è noto ai più per aver firmato il celeberrimo "Il diavolo veste Prada" (pellicola che peraltro non ho mai apprezzato granchè), ma costui è anche il cineasta che ha diretto (nel 2011) un film per me molto importante che, pur essendo stato un flop ovunque, mi ha toccato davvero il cuore, tanto che ora occupa un suo posto nella top ten dei miei film di culto. Mi riferisco al delizioso "Un anno da leoni". Tornando a noi, diciamo subito che è un film che non riserva alcuna novità nell'ambito che viene indagato, cioè il calo del desiderio nelle coppie di mezza età, peraltro argomento rivoltato come un calzino sia in cinema che in letteratura. Era quindi fatale che fosse impossibile dire qualcosa di particolarmente originale in proposito. Il film procede piuttosto brillantemente tra dialoghi e schermaglie fra i due protagonisti tutto sommato senza annoiare, perchè lo stile garbato ne rende piacevole la visione, anche se una certa lentezza fa capolino di tanto in tanto. E' perfino superfluo aggiungere che tutto si regge sulle robustissime spalle di due attori fenomenali come Meryl Streep e Tommy Lee Jones, i quali mettono a frutto tutto il loro infinito bagaglio d'esperienza, recitando quasi col pilota automatico inserito. Lei è straordinaria nel suo stato di moglie mortificata che vorrebbe esprimersi ma si trattiene. Lui è eccezionale nella sua condizione di orso superficialone che solo alla fine comprende quanto poco bastava per saper ascoltare le "vibrazioni" della sua compagna. Da segnalare inoltre la presenza di Steve Carrell, qui nella veste -per lui inedita- di un personaggio serio e non comico. In definitiva, la conferma di due attori fantastici e di un regista dal tocco garbato, ma tutti e tre al servizio di una vicenda troppo prevedibile e di un tema sul quale è quasi impossibile dire parole nuove.


Voto: 6

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