Regia di Sam Mendes vedi scheda film
L’agente dei Servizi Segreti britannici 007, James Bond, è impegnato in una missione estremamente delicata: deve recuperare un drive rubato contenente dati e informazioni su agenti infiltrati nelle più importanti organizzazioni criminali.
Ferito durante un inseguimento e ritenuto morto dai suoi superiori, Bond torna in azione dopo un attentato terroristico alla MI6, sede dell’agenzia di spionaggio del Regno Unito.
Presto 007 scoprirà che il pericolo arriva da un ex agente intenzionato a vendicarsi nei confronti di M, direttrice dei Servizi Segreti.
Ventitreesimo film della saga di James Bond, Skyfall e il suo interprete Daniel Craig hanno in comune alcune caratteristiche: muscoli, muso duro e occhi tristi. Dopo un avvio tirato e dei convincenti titoli di testa, la pellicola invece di decollare si sviluppa in maniera piuttosto piatta. Ci sono combattimenti, scontri, inseguimenti, tutto quello che ci si aspetta da un film action. Sono presenti anche citazioni dalle pellicole precedenti e una spolverata di temi potenzialmente interessanti, anche se appena accennati (terrorismo informatico, divario generazionale…).
Skyfall manca però di fascino: non l’ha il villain Raoul Silva (pur ben interpretato da Javier Bardem), non l’hanno le Bond-girl (relegate comunque ai margini della vicenda) e non l’ha purtroppo 007. L’interpretazione fisica di Daniel Craig è atleticamente ottima, ma emotivamente trasparente, non c’è oscurità nei tormenti del suo James Bond. Non c’è dramma nella caduta di 007, né gloria nella sua resurrezione.
Manca, infine, il senso di minaccia. Quello che dovrebbe destabilizzare lo spettatore e di conseguenza farlo avvincere e legare alle sorti del protagonista. L’azione, invece, è talmente concentrata sul come succede da perdere di vista il perché succede.
Detto questo bisogna comunque ammettere che la pellicola è ben confezionata: la regia di Sam Mendes, precisa e funzionale, in alcune sequenze è indiscutibilmente ispirata e tutti i contributi tecnici sono di ottima qualità. Molto bella, inoltre, la canzone di Adele che accompagna i titoli di testa.
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