Regia di Phillip Noyce vedi scheda film
E' un thriller di tutto rispetto che ha almeno i seguenti pregi: è molto lontano dallo stile "tv movie da Raidue"; racconta di omicidi ma quasi non ha violenza; trattiene l'erotismo quando poteva sbizzarrirsi; non cerca l'effettismo facile, la suspense facile, l'inizio che dev'essere veloce e di azione, ecc. La parte migliore è forse proprio l'inizio, quando i due sono sulla barca in mezzo al mare con la bonaccia, e i primi contatti col pazzo (che non è mai rassicurante, neppure nei primi istanti). Il regista sa costruire una buona tensione quasi fin da subito e far sembrare subito minacciosa la situazione del naufrago e della barca. Sam Neill è un attore niente male, che qui era reduce dal grande "Il seme della follia" di Carpenter, ed è adatto ai ruoli drammatici, di pericoli e angoscia. Poi pare si sia perso in filmetti di nessun valore. Peccato. Gran parte del film è comunque basato su Nicole Kidman, sulla sua interpretazione e sulla sua bellezza, che il regista, un po' furbescamente, non manca mai di porre in risalto. E' riuscito e originale anche il personaggio del pazzo, che la porta via dal marito, la picchia, e poi le chiede "Facciamo pace?". Il suo comportamento è giustamente illogico e sballato. Buono anche il momento in cui Sam Neill rimane intrappolato nella stiva allagata e respira con un tubo dal quale escono degli scarafaggi. Il film offre anche uno spaccato racapricciante di certe vacanze che si fanno anche nella realtà, a base di sesso, droga, e spesso violenza. La fine, col razzo segnaletico in bocca, è forse un po' eccessivo, ma si può perdonare.
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