Regia di Stephen Chbosky vedi scheda film
Un ragazzo inizia il liceo, è giovane, isolato, non ha amici. Vittima di bullismo, porta dentro di se lo strascico di un ricordo da bambino, la zia muore e pensa sia colpa sua, ma c'è dell'altro, qualche cosa di peggiore che poco a poco emergerà. Assume psicofarmaci ed è vittima di allucinazioni, insomma non proprio una situazione "easy". Conoscerà un ragazzo e sua sorella (Emma Watson), farà amicizia e si innamorerà della ragazza. Tutto quello che seguirà sarà un amore non corrisposto (almeno inizialmente) e un migliore amico scoperto gay, che ha paura di dichiararlo apertamente per non essere schernito da tutta la scuola. Una storia personale (quella del protagonista) che dovrebbe intrattenere, far immergere nella vicenda e commuovere, ed invece rimane apatica, distaccata e fredda. L'amore irraggiungibile e sofferente è qualche cosa di visto e rivisto, il resto è un dramma raccontato altre volte e in maniera più d'impatto; ma comunque la pellicola riesce ad essere esauriente ed appagante per certi versi. Emma Watson è la stella della situazione, bella, dolce, romantica e luminosa (se non fosse per il brutto taglio di capelli). Nel complesso un buon film che però non riesce ad esaltarsi per cercare di rendere la vicenda unica e suggestiva, ma rimane invece "uno dei tanti" nel panorama cinematografico odierno. Heroes di Bowie è il fiore all'occhiello del prodotto, su cui ruota tutta la vicenda amorosa del protagonista.
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