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E la chiamano estate

Regia di Paolo Franchi vedi scheda film

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La recensione su E la chiamano estate

di passo8mmridotto
7 stelle

Presentato al Festival di Roma 2012, dove ha vinto 2 premi, miglior regista Paolo Franchi e migliore attrice Isabella Ferrari, il film è praticamente scomparso dagli schermi. Al Festival stesso, le reazioni di pubblico e critica sono state molto contrastate, probabilmente il tema trattato non è stato accettato unanimamente.

Eppure, le recensioni sui quotidiani sono state quasi tutte positive. Mi piace riportare solo una frase di Gianni Canova: "Finalmente un film italiano che fà godere gli occhi nutrendo la mente".

La storia è scabrosa, un amore profondo tra marito e moglie, che però non hanno mai avuto rapporti sessuali. Lui, Dino (Jean Marc Barr) frequenta prostitute e scambisti, e pretende che sua moglie Anna (Isabella Ferrari) si conceda ai suoi ex.

Ciò che colpisce in questo film è la delicatezza con cui Paolo Franchi affronta l'argomento. Non c'è mai volgarità, anche perchè la Ferrari mal si adatterebbe a situazioni softpornografiche. L'ambientazione, volutamente algida, è quasi sempre in interni, perchè Anna rifugge dalla luce e dai contatti esterni, in una sorta di claustrofobia all'inverso. La Ferrari è sempre bellissima, nella sua profonda tristezza, ed è desiderabile nella sua quasi ingenua attesa che il suo Dino si liberi dai suoi demoni e la ami come lei desidera ardentemente.

A questo punto, la presenza di alcuni attori quali Luca Argentero, Filippo Nigro e Eva Riccobono, non ha peso rilevante: i due protagonisti sono soltanto Dino e Anna, perfetti nella loro dolorosa interpretazione, con Isabella Ferrari che emana fascino e doti di grande signora dello schermo.

Il film, prodotto da Nicoletta Mantovani, dimostra senza ombra di dubbio che si può portare sullo schermo una storia tanto avvincente quanto alienante, senza forzare la mano su particolari che potrebbero far pensare a secondi fini. La totale mancanza di erotismo dimostra tutta la buona fede del regista e degli sceneggiatori che sugellano un piccolo capolavoro, anche nella fotografia, specialmente in interni.

 

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