Espandi menu
cerca
L'onore dei Prizzi

Regia di John Huston vedi scheda film

Recensioni

L'autore

passo8mmridotto

passo8mmridotto

Iscritto dal 24 maggio 2016 Vai al suo profilo
  • Seguaci 43
  • Post 9
  • Recensioni 177
  • Playlist 2
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su L'onore dei Prizzi

di passo8mmridotto
8 stelle

Quarantesimo film di John Huston, alle soglie degli ottanta anni, con ancora tanta voglia di cinema e di divertirsi con il cinema,

dopo le mediamente deludenti prove di Fobia e Annie, il dignitoso Fuga per la vittoria e l'ottimo Sotto il vulcano.

Ora è la volta di una commedia-noir, tratta da un romanzo di Richard Condon, con un cast di tutto rispetto, capeggiato da Jack Nicholson, tanto a suo agio in un ruolo al limite del diabolico, come in tanti altri suoi film,  con Anjelica Huston, figlia di tanto padre, e Kathleen Turner, affascinante e spietata.

Film tra i più riusciti sulla mafia italo-americana, cosparso da Huston di veleni e sarcasmi, narra del "killer" Charley (Nicholson) al servizio della potente famiglia di don Corrado Prizzi, (William Hickey), di cui fa parte sin dalla nascita. Durante un matrimonio, Charley si innamora della bionda Irene (Turner) ignorando che anche lei è un killer professionista. I due si sposano, ma presto vengono messi uno contro l'altra dai padrini delle famiglie, che vogliono salvaguardare l'onore della famiglia dei Prizzi, complice nell'ombra anche Maerose (Anjelica Huston) ex moglie di Charley che lo rivuole tutto per se.

Nel cuore della storia, l'esecuzione di stampo mafioso da parte di Charley di un gangster che ha sottratto alla famiglia un milione di dollari. Con il particolare non trascurabile che il gangster era il marito di Irene, e che lei deteneva il maltolto.

Secondo le leggi ferree della mafia, entrambi devono morire, e il finale è destinato ad essere tragico, violento e ossessivo, condotto come solo Nicholsn sa fare, e lascia l'amaro in bocca, dopo che Huston ci ha regalato momenti di pura eleganza, il lusso ostentato delle famiglie, situazioni di passione amorosa, senza eccessi, e poi tranelli e agguati in un crescendo che prelude ad un finale infausto, clichè d'obbligo nelle storie di mafia che si rispettano.

Il tutto percorso da brani d'opera e da tarantelle, magistralmente assemblate da Alex North.

Ho volutamente sintetizzare il racconto, per lasciare a chi non ha visto questo film il piacere di scoprire le mille risorse narrative e di azione che contiene: Huston è regista intrigante e a volte imprevedibile, ogni fotogramma può nascondere una sorpresa. E di sorprese ce ne sono tante, magari non tutte piacevoli, ma la mafia italo-americana ci ha abituato a situazioni mutevoli nell'arco di

breve tempo, e quì i ritmi sono rispettati al massimo.

Bravissima e bellissima la Turner, non bella ma brava la Huston, e tutti all'altezza dei loro ruoli inumerosi componenti delle famiglie.

 

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati