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Frankenweenie

Regia di Tim Burton vedi scheda film

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GIMON 82

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La recensione su Frankenweenie

di GIMON 82
8 stelle

Intenso e sensibile è il Burton "alla plastilina",ritorna nei luoghi a lui cari,dalle provincie americane bigotte e "politically correct",alla schiera di bambini gotici e terribili.Victor è l'alter-ego infantile del regista,solitario come lui,perso nel mondo parallelo di fantasie buie quanto malinconiche e vitali.Ci piace questo Burton  ombroso e naif,balzato all'indietro,nella "New Holland" che fa tanto "Edward mani di forbice".Il regista sceglie il sentiero a lui congeniale,la "diversita'" è fulcro centrale,magnetismo di "Frankenweenie",dove Sparky è un cagnolino irresistibile,simpaticissimo nella sua vitalita' canina.Quando Sparky viene investito da un auto,il padroncino Victor sceglie la "scienza del cuore" quella dove le ragioni dell'intelletto o successo non esistono,ma  esiste solo  un legame profondo e intenso.Un tratto struggente del film,regalato nel modo piu' fiabesco possibile,col professore di scienze severo e austero,mentore di Victor,il quale attraverso gli insegnamenti del prof escogita un esperimento "al tuono",riportando in vita Sparky.La regia è complementare tra emozionalita' e tocco gotico-fantasy,"Frankenweenie" è un pezzo di memoria passata,dove si sceglie l'amore passato della non -vita, dove pero' batte un cuore amorevole e amichevole.Non si puo' di certo annoverare nelle novita' del miglior Burton o accostare a un suo capolavoro,ma di certo Victor e Sparky sono l'emblema di un cinema puro e autoriale. L'autore mostra il tocco personale da "fiaba nera" con riferimenti ora velati ora conclamati di una provincia razzista contro creature diverse,o schiere di ragazzini invidiosi e terribili,dove la loro scienza non è del "cuore" ma dell'arrivismo coercitivo.Quando vi entrano le invidie o gli arrivismi i risultati saranno catastrofici,con sorte di tartarughe alla "Godzilla",o scimiette di mare in stile alieni di "Mars attacks!".Ma l'amore o i sentimenti sgombrano il campo del freddo o razionale e l'happy end è dietro l'angolo.Il Burton artigianale convince molto,lontano dagli echi patinati delle "Alici" o dei "Barnabas Collins" di turno,un autore finalmente all' antica nella forma e nei contesti,un po sdolcinato a tratti,ma perlomeno ci si commuove.E' bello rivedere la provincia yankee di "Edward mani di forbice" o soffitte da piccolo "scienziato pazzo",dove schizzi,esperimenti e lugubrita' varie ci schizzano nell'universo della stop motion di "Nightmare before Christmas".Un atto d'amore dovuto quello dell'eccentrico Burton ai vari Frankenstein,Allan Poe,o il Dracula di Lugosi,il suo pezzo di memoria infantile e strettamente personale,ripreso da un suo cortometraggio del 1984.Per fortuna nonostante il marchio "Disney" l'anima "Burtoniana" è rimasta intatta,non ci sono echi o fronzoli digitali,ma pura e pulita animazione artigianale,eccellente nella fotografia ombrosa,nello stupendo bianco/nero retro',in stile anni 40/50,o in irresistibili pupazzi alla plastilina,evincenti alla grande nel certosino lavoro a mano, "grezzo" ma per questo vincente.Chiediamo a Burton di rimanere saldamente nel suo universo fiabesco e gotico,il suo mondo originale,dove conta il cuore e non l'aspetto.....Voto 7,5.

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