Regia di David O. Russell vedi scheda film
Appena uscito dall’ospedale psichiatrico dove era stato mandato per un disturbo bipolare, Pat cerca con difficoltà di riprendere la sua vita e di riallacciare il rapporto con la moglie Nikki. Intanto conosce Tiffany, distrutta per la perdita del marito, con cui intreccia un profondo rapporto. Guardando la prima parte ero gasatissimo poiché stavo assistendo ad una commedia coraggiosa, che tratta il mai facile tema della pazzia, con un buon cast, personaggi interessantemente costruiti e dei dialoghi divertenti. Poi però il tutto si ammoscia e la seconda parte si semplifica, gli interpreti diventano buoni e la sceneggiatura subisce una metamorfosi hollywoodiana che ha fatto bene agli incassi e alla serata degli Oscar (otto candidature, una vittoria) ma non per la riflessione che il film stava affrontando, addolcendo la pillola e rimandando il tutto al “volemose bene”. Molto brava Jennifer Lawrence, sopravvalutate le performance di De Niro e di Bradley Cooper. Film fatto per piacere, poco più che sufficiente.
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