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Hotel Lux Mosca

Regia di Leander Haussmann vedi scheda film

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La recensione su Hotel Lux Mosca

di fratellicapone
9 stelle

Certamente due comici che prendono in giro Hitler e Stalin nella Germania poco prima della seconda guerra mondiale non devono passarsela proprio bene. Ed è questo che accade a Hans Zeisig e Siggi Meyer. Il loro spettacolo ha successo anche se la sala è piena di nazisti in divisa, Hitler viene imitato perfettamente da Meyer mentre Hans è Stalin. Il personaggio centrale è Hans, un simpatico giovane uomo che in questi tristissimi giorni per la Germania e per l’Europa non sembra darsene pensiero. Si gode la vita, il suo spettacolo ha successo e tanto basta. Le cose però si complicano perché Meyer, il comico che imita Hitler, lascia lo spettacolo ed entra nella Resistenza al Nazismo. L’oppressione del regime diventa insopportabile per Hans che decide, finché è ancora possibile di andare negli Stati Uniti da cui erano arrivate offerte per il suo spettacolo comico. Ma le cose si complicano, procurarsi un passaporto americano falso è difficile e un suo amico che aiutava ad espatriare gli fornisce un passaporto falso russo già pronto ma fatto per un altro fuggitivo. Hans si trucca come nella foto e, tra mille peripezie, arriva a Mosca nel mitico Hotel Lux in cui vengono portati tutti gli europei che scappano dalla dittatura nazista.

L’Hotel Lux è una topaia con un controllo tipo campo di concentramento. Il passaporto falso che ha utilizzato era intestato all’astrologo di Hitler e questa circostanza lo farà diventare l’astrologo di Stalin. Tra mille peripezie e con un ritmo incalzante Hans supera situazioni pericolosissime con intelligenza e fantasia guadagnandosi la fiducia di Stalin. Quando si scopre che lui non è il vero astrologo di Hitler ma un attore la sua sorte è segnata ma ancora una volta riuscirà a scamparla e a fuggire in America insieme ad un’attraente agente comunista che aveva conosciuto a Berlino e all'amico Meyer.

E’ un film che mi è piaciuto molto, fantasioso, pieno di brio e di situazioni incalzanti ed è anche un film intelligente nonostante l’approccio divertente.

L’Hotel Lux è peggio di una prigione, guardati a vista, per parlare tutti aprono i rubinetti per confondere i microfoni nascosti e perfino Stalin si sente spiato nei suoi palazzi. I rituali delle assemblee dove tutti immediatamente si dicono d’accordo su tutto, l’odio e l’invidia tra i gerarchi del partito, la facilità con cui si ammazza. Indimenticabile l’interprete usa e getta di Stalin: poiché la conversazione era riservata Stalin alla fine spara all’interprete e così ogni volta.

E’ sicuramente un film che mi ha fatto venire in mente altri film. In primo luogo Chaplin de Il grande dittatore e poi Lubitsch di Ninotcha e, infine, per il modo in cui è girato, anche Grand Hotel Budapest.

Un vero peccato che non sia stato distribuito in Italia.

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