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Nosferatu, il vampiro

Regia di Friedrich W. Murnau vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Nosferatu, il vampiro

di AndrewTelevision01
10 stelle

locandina italiana 2016

Nosferatu, il vampiro (1922): locandina italiana 2016

Primo adattamento cinematografico del romanzo "Dracula" di Bram Stoker, "Nosferatu il vampiro" è un film horror del 1922, diretto dal regista tedesco Friedrich Wilhelm Murnau. La pellicola muta è ambientata nel 1838, nella città di Wisborg, dove conosciamo Hutter (Gustav Von Wangenheim), lavoratore presso un'agenzia immobiliare, e sua moglie Ellen (Greta Schröder), casalinga. Un giorno, al principale di Hutter, Knock (Alexander Granach) arriva una lettera di richiesta dalla Transilvania, e viene a scoprire che il mittente è un individuo molto misterioso, ovvero il conte Orlok (Max Schrek). Da', perciò la lettera ad Hutter la lettera, consingliando di andare a vendere la casa in Transilvania, visto che potrebbero fargli comodo un bel po' di vaìni guadagnati. Hutter, ovviamente accetta e tornato a casa da' la notizia a Ellen, la quale è preoccupata per il nome della casa che il conto Orlok deve comprare, "la casa dei fantasmi", una casa demolita, molto grande e isolata di fronte casa sua. Hutter viaggia, assieme al suo cavallo, verso "la casa dei fantasmi", ma durante una pausa in un bar, dicendo di dover scappare subito e di dover incontrare il conte Orlok, fa spaventare il pubblico, visto che in molti lo conoscono come "il lupo mannaro" del paese; Hutter li rassicura.

Gustav von Vangenheim, Greta Schroeder

Nosferatu, il vampiro (1922): Gustav von Vangenheim, Greta Schroeder

In albergo, tramite un libro Hutter viene intimorito dell'esistenza dei vampiri, anche se crede che siano soltanto sciocchezze. Svegliatosi il giorno dopo, Hutter getta il libro sui vampiri a terra, facendosi ingannare dall'aspetto roseo del villaggio: passata quasi un'intera giornata, arriva il tramonto e Hutter è costretto a tornare a casa, ma viene lasciato dal suo carrozziere vicino ad un ponte. Passato oltre quest'ultimo, Hutter incontra per la strada il conte Orlok, sottoforma di carrozziere. Egli accompagna Hutter nel suo castello, mostrandogli involontariamente le malvagità del luogo. Il conto Orlok è severo ed autoritario, ma nonostante ciò ospita gentilmente a casa sua Hutter, facendolo persino cenare. Cominciano a venire a galla le superstizioni della maledizione di Nosferatu, e Hutter viene a scoprire la terribile verità del conto Orlok: egli è un vampiro assetato di sangue, letteralmente. Orlok lascia dormire seneramente Hutter dinnanzi al suo camino (seduto su una sedia). Non pensando più a ciò che è successo la sera prima, Hutter fa colazione ed esce dal castello, con aria fin troppo estasiata. 

Max Schreck

Nosferatu, il vampiro (1922): Max Schreck

Tornato quella sera nel castello, Hutter mostra al conto Orlok (involontariamente) una foto di sua moglie, ed egli è interessato al suo collo guardacaso. Dopo aver firmato il contratto per vendere la casa, Orlok comincia a diventare più minaccioso e ostile di quanto già non lo fosse: perseguita Hutter per l'intera casa, tentando di prendere il suo sangue: nel frattempo, in casa di Ellen , quest'ultima tenta il suicidio per colpa della maledizione di Nosferatu e perché, quella stessa notte, Orlok era andato a farle visita. Il mattino dopo, Ellen si sveglia, dinannzi al medico (Hardy von Francois) sussurrando il nome di Hutter, il quale sta per essere "aggredito" da Orlok. Dopo essersi svegliato da un profondo sonno (durato non molto), Hutter scappa ma proprio quando tenta di rifugiarsi, scopre che Orlok dorme nelle bare. Hutter prova e riprova a scappare e infine ci riesce, ma, essendosi buttato da una finestra alta, sviene. Viene ritrovato da dei marinai (Wolfgang Heinz/Albert Venohr) del Demeter (la nave), i quali lo portano con sè, facendo un compromesso. Vieniamo a sapere che Knock è impazzito e che al momento è dentro un manicomio, secondo le testimonianze "egli è assetato di sangue" e a quanto pare, anche lui è vittima della maledizione di Nosferatu. Ad Ellen arriva una lettera scritta da Hutter durante il suo alloggio momentaneo nel castello, ma ha il forte presentimento che sia successo qualcosa di strano. 

Max Schreck

Nosferatu, il vampiro (1922): Max Schreck

Nel Demeter, Hutter sta bene e si è ripreso da ciò che gli è successo durante la sua visita dal Conte Orlok, e nel frattempo nel manicomio, Knock viene a sapere tramite una lettera, rubata ad una guardia, dell'esistenza dei vampiri (e ciò conferma quello che egli vuole affermare). Un marinaio avverte al capitano della nave (Max Nemetz) che un altro marinaio sta male: quando gli si presenta davanti, non dice nulla, ma sappiamo che questo marinaio riesce a vedere (non molto visibilmente) Orlok. Buttato il corpo del marinaio, ormai morto, a mare, un marinaio si accorge di una strana presenza intorno al Demeter: difatti, fuoriescono, da vari buchi del Demeter dei topi, e persino il conte Orlok. Il capitano non ne può più di queste continue tragedie e viene a sapere della presenza di Orlok nel Demeter.  Quest'ultimo è diretto verso il Mar Baltico. Nel frattempo, Ellen è pensierosa, ma ossessionata dal fatto di volersi suicidare per l'assenza del suo amato Hutter (tutto dovuto anche alla maledizione, ricordo). Il Demeter sta oltrepassando il manicomio dove vi è Knock, quale è intento a scappare per servire il suo padrone Orlok; difatti, dopo aver quasi ammazzato una guardia, Knock riesce a fuggire. Intanto, Ellen rincontra finalmente Hutter e Orlok si trova di fronte casa sua: naviga, perciò con la sua bara ed entra nella sua nuova dimora. Il capitano del Demeter sta uscendo pazzo e fa esamire ad alcuni esperti le presenze di Orlok, ma essi non trovano niente eccetto il corpo di un marinario deceduto.. Vengono a sapere, tramite un libro dell'arrivo della peste (che in realtà, come sappiamo tutti, è la maledizione di Nosferatu) e tutti cominciano a preoccuparsi. A quanto pare, Ellen è l'ultima vittima di Orlok ed ella è nella disperazione, visto la recente notizia della diffusione della peste. Quella notte, ella è in preda al delirio e rimane sveglia in attesa di (non) essere assassinata da Orlok. Knock si fa vedere e crea panico a tutta la popolazione, facendo credere di essere il vero pericolo, Ellen continua a vedere Orlok e allora decide di accontentarlo, ma poco prima di compiere quest'ultimo atto, manda Hutter a chiamare il dottore. Ed entra qui la famosa sequenza di Orlok che entra in camera di Ellen, tramite le ombre molto fredde e cupe. Finalmente Orlok ha finito di tormentare la povera Ellen, ma il suo atto viene interrotto dal canto di un gallo, che salva Ellen (perciò Orlok scappa). Poco dopo, ella si sveglia come per miracolo. Il film finisce con un'inquadratura al castello di Orlok.

Max Schreck

Nosferatu, il vampiro (1922): Max Schreck

Capolavoro! Esempio e punto di riferimento assoluto della cinematografia horror anni 20'. Penso che la saga cinematografica di "Dracula", dopo quella di "Frankenstein" sia una delle migliori mai realizzate, soprattutto a livello registico. Nonostante molti considerino "Dracula" del 1931 con protagonista Bela Lugosi il primo film della sagra cinematografica, questo è stato il vero primo storico e, purtroppo, censurato adattamento della saga. Non molti, infatti, conoscono questo film (non dico tutti), perché ossessionati con quell'altro filmone con protagonista Bela Lugosi, quindi credo che questo film sia sottovalutato a livello storico nella saga. Il personaggio di Dracula in questo film, rispetto agli altri della saga, non è stereotipato come personaggio dagli incisivi laterali spaventosi, con capelli oliati e mantello nero, ma come una vera e propria rappresentazione del vampiro. Ne abbiamo visto nel nostro decennio la caratterizzazione, a livello fisico, dei vampiri e non ci hanno azzeccato quasi nulla, visto che in alcune saghe ("Twilight" in particolare"), i vampiri brillano alla luce del sole. (...) BRILLANO ALLA LUCE DEL SOLE. Torniamo al nostro cult. Max Schrek è un personaggio interessante, molto intrigante, spettacolare e realistico. Voglio complimentarmi per il trucco utilizzato, perché è qualcosa che ti rimane impresso e non oso immaginare cosa pensavano gli spettatori dell'epoca. Cioè.. io stesso, talvolte durante la visione del film, mi intimorivo del suo sguardo. Sembra quasi che abbiano preso un vero vampiro e gli abbiano fatto interpretare una normale interpretazione delle sue giornate tipiche. In realtà, Schrek è uno degli attori più controversi della storia del cinema. Vi sono delle leggende riguardo la sua interpretazione: difatti, si è sempre pensato che egli fosse Murnau, ovvero la vera definizione di Orlok (secondo varie testimonianze). D'altronde, la defizione italiana di "Max Schrek" in tedesco è "Massimo spavento/terrore" e mi dispiace perché Schrek è leggendario (eh eh) e l'interpretazione portata in questa pellicola è storica, poiché ovviamente ha portato alla realizzazione di lungometraggi, sequel e purtroppo remake del suo personaggio, anche se caratterizzato diversamente in ognuno di essi. Credo che l'interprete di Hutter sia un personaggio interessante, anche se il suo ruolo viene talvolte dimenticato, per lasciare un po' di spazio alle trame di Orlok, Ellen e Knock. Quest'ultimo sembra quasi un ruolo comico, poiché ha una faccia divertente. Egli rappresenta lo "schiavo" di Orlok, anche se quest'ultimo non sa neanche che lui esista. Il personaggio di Ellen, sin dall'inizio del film, lascia una traccia di preoccupazione e depressione. Non so, ma per tutto il film ho trovato un senso di tristezza in questo personaggio: la sua interprete è stata comunque bravissima e molto naturale. Parlo infine della regia e del lato tecnico: nonostante siamo negli anni 20', ho apprezzato tantissimo la regia del film. Le inquadrature delle ambientazioni, i primi piani, alcuni piani-sequenza (anche se rari), la tensione che viene solo nel dare uno sguardo al volto di Orlok. La regia è straordinaria! il film è ambientato in maggioranza in Germania e in minoranza in Slovacchia, e le location sono magnifiche. Possiamo vedere che vi è una naturalezza all'interno del film, a livello di ambientazioni. Vogliamo parlare della fotografia? Essa è divisa in colori blu cupo e giallo chiaro, per rappresentare il giorno e la notte nella maniera più realistica. Ottimi gli effetti visivi utilizzati per rappresentare "l'invisibilità" di Orlok. La meraviglia delle meraviglie!

10.

 

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