Espandi menu
cerca
Gangster Squad

Regia di Ruben Fleischer vedi scheda film

Recensioni

L'autore

miss brown

miss brown

Iscritto dall'11 agosto 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 17
  • Post 2
  • Recensioni 244
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Gangster Squad

di miss brown
4 stelle

Un cast stellare di attori tutti assolutamente in parte, ambientazioni perfette, scene e costumi lussuosi e accuratissimi per una storiellina scipita, stravista e malscritta.
Los Angeles, 1949. Ai comandi del Finalmente-un-Capo-della-Polizia-onesto (Nick Nolte) nella squadra di sbirri ci sono: il Sergente-irlandese-tutto-d'un-pezzo-con moglie incinta (Josh Brolin), il Puttaniere-giocatore-redento-in-fondo-un-bravo-ragazzo (Ryan Gosling), il Nerd-ex-servizi-segreti-dell'esercito (Giovanni Ribisi), il Nero-che-preferisce-il-coltello-alla-pistola (Anthony Mackie), il Vecchio-cowboy-coi-baffoni-e-la-pistola-più-veloce-del-West (Robert Patrick) e il suo Giovane-tirapiedi-unico-messicano-della-Polizia-di-L.A. (Michel Peña).

Poi ci sono la Brava-e-saggia-moglie-incinta-del-sergente (Mireille Enos), la Bellissima-rossa-amante-del-gangster-ma-anche-del-poliziotto (Emma Stone), il Piccolo-lustrascarpe-vittima-designata, un unico quasi-buono e un mucchio di cattivi cattivissimi capitanati dal Sadico-gangster-onnipotente-e-praticamente-indistruttibile (Sean Penn).

La sceneggiatura è stata scritta da Will Beall, che fin'ora aveva al suo attivo solo 33 puntate della serie tv giallo-rosa CASTLE; ma il passaggio al grande schermo non è stato dei più felici. Certo ha letto tutto Raymond Chandler e Dashiell Hammett ma, non avendo capito la differenza fra il loro sottile sarcasmo e le plateali strizzate d'occhio alle spettatore, si limita ad imitare i maestri ammonticchiando stereotipi e banalità, incastrando scenette al limite della comica finale tra inutilmente interminabili sparatorie (mi sono posta anche qui la vecchia domanda: ma quante accidenti di pallottole ci stanno in un caricatore?). Stesso discorso per il regista Ruben Fleischer: arriva da show comici tv e ha diretto solo un lungometraggio, la parodia horror BENVENUTI A ZOMBIELAND. Forse per questo suo precedente obbliga il povero Sean Penn/Mickey Cohen a fare per tutto il tempo gli occhiacci "oh come sono cattivo" - per non parlare delle sanguinose scene di esecuzione e tortura, più che di un personaggio di Tarantino degne di MACHETE, ma con neanche un pizzico della demenziale auto-ironia che Robert Rodriguez ha saputo regalare al suo anti-eroe.
Ci sono rimasta male! Per consolarmi rientrata dal cinema mi sono rivista a maratona THE UNTOUCHABLES di De Palma e L.A. CONFIDENTIAL: ora mi sento meglio.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati