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The Raid: Redenzione

Regia di Gareth Evans vedi scheda film

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La recensione su The Raid: Redenzione

di alan smithee
8 stelle

Locandina internazionale

The Raid: Redenzione (2011): Locandina internazionale

TFF 2011 - Concorso.

Il grande Direttore Gianni Amelio, sempre piu' simpatico, ironico e piacevolmente arruffato ogni giorno che passa qui al Festival, mette le mani avanti e confessa che la scelta del Concorso per un film "di genere" come questo parra' ardua ai piu'. Ma "il genere", che ha dato i natali cinematografici a molti tra i principali ed osannati cineasti mondiali attualmente in circolazione (Tarantino, Carpenter, Cronemberg per citarne personalmente qualcuno) merita lo stesso rispetto ed ammirazione dei film "da grandi" che riempiono i festival piu' à la mode del nostro piu' concreto e schietto tour de force torinese. Film indonesiano, e gia' questa e' una gran notizia, per un regista che, appena giunto in sala, sembra la rappresentazione dell'uomo medio statunitense, ossia un robusto ragazzone stile Michael Madsen, quasi pacioso ma che, come si capira' dopo soli pochi minuti di svolgimento, con la macchina in spalla sa fare miracoli. Il film e' un fuoco d'artificio tra sparatorie, carneficine, scene splatter da far sentire in difetto il giovane peter Jackson, una rutilante e adrenalinica corsa contro il tempo per fermare un pericolosissimo trafficante di droga assediato in un orrendo casermone di cemento alto quindici piani da parte di una presto sparuta e decimata forza speciale di polizia che agisce in incognito.

Per quanto abituati alle scene d'azione, il film ci sorprende per il realismo con cui queste sono girate, per le acrobatiche evoluzioni che gli attori intraprendono, per la apparente mancanza di ogni sorta di effetto speciale, lasciato all'agilita' e all'allenamento di attori e comparse e all'indiscussa verve registica di questo insospettabile dinamico uomo di cinema.

La violenza poi e' cosi' sopra le righe che, come ha osservato lo stesso Amelio (trovando un perfetto riscontro nel divertito pubblico in sala) risulta spesso piu' violento e fuori luogo un servizio del telegiornale sull'impatto emozionale vero dello spettatore.

Certo, The raid non e' un film che farei vedere a mia madre in una tranquilla e fredda serata d'inverno, ma e' un prodotto di puro intrattenimento che consiglio a tutti gli amanti del cinema d'azione povero di budget, ma ricco di idee ed inventiva registica. Leggo con un certo ottimismo che il film dovrebbe essere il primo di una trilogia improntata sul protagonista, un nuovo Banderas indonesiano piuttosto seducente che piacera' anche alle bad girls nostrane.

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