Regia di Georges Méliès vedi scheda film
L'immaginazione sfrenata di Jules Verne si fonde qui a meraviglia con il genio immaginifico di Georges Méliès dando vita a un meraviglioso mini-kolossal. Sfortunatamente si rivelò questo un sonoro flop che segnò la fine della carriera di Méliès.
Quando l'immaginazione sfrenata di Jules Verne incontra il genio immaginifico di Georges Melies, i risultati non possono che essere eccelsi. Questo “À la conquete du pôle”, anno di grazia 1912, non è forse il miglior prodotto di Melies in assoluto, ma contiene comunque trovate semplicemente geniali inserite in un contesto molto simile a quelle del viaggio verso la luna. Per citare la più elaborata, la scena col gigante di ghiaccio, mostro protettore del polo che fuma la pipa e che cerca di mangiare l'eterogeneo gruppo di scienziati/esploratori. Davvero non so cosa darei per avere la possibilità di tornare indietro nel tempo di cento anni, entrare in una sala dove si proietta tale scena e poter osservare la reazione del pubblico. Sfortunatamente questa pellicola rappresenterà un grave (l'ennesimo) insuccesso commerciale per Melies che sarà praticamente costretto a chiudere bottega, arrivando poi a vivere in povertà l'ultimo quarto di secolo della propria vita. Lui, il grande creatore di sogni. E poi dicono che la giustizia esiste...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta