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Madagascar 3. Ricercati in Europa

Regia di Eric Darnell, Tom McGrath vedi scheda film

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La recensione su Madagascar 3. Ricercati in Europa

di supadany
6 stelle

Arrivata al capitolo numero tre la fortunata saga cinematografica targata Dreamworks continua a mietere un successo incredibile (film più visto in Italia della stagione 2012/2013), ma questa volta perde quota in quanto a qualità (precisazione da fare visto che nel film tra voli e volteggi in quota i protagonisti ci stanno spesso) e così come “Shrek” alla terza occasione palesa limiti insospettabili.

Alex ha nostalgia dello zoo di New York ed insieme agli inseparabili amici Marty, Melman e Gloria decide di partire alla ricerca dei pinguini da tempo alloggiati a Montecarlo.

E’ solo il primo passo verso il ritorno a casa, il resto arriverà in seguito all’incontro con un circo itinerante alla ricerca di un contratto per andare niente di meno che negli Stati Uniti.

 

 

Trama esile, ma lo era anche nel primo che invece funzionava molto meglio, e spettacolo completamente rivolto ad un intrattenimento che troppo spesso sostituisce la risata spontanea con movimenti caotici (penso al primo inseguimento alla “Fast and furious”), numeri circensi troppo esagerati, ed un accompagnamento musicale che più commerciale non si può con una serie di hit non proprio per tutti i gusti.

Va bene, in questi casi un tormentone non si nega a nessuno, ma quando diventa un’abitudine manifesta lungo tutto il film la cosa non può lasciare semplicemente indifferenti.

Anche la storia appare fin troppo fallace, a partire dal primo viaggio che non viene proprio affrontato (i protagonisti si ritrovano magicamente al largo di Montecarlo, laddove nel primo tutto aveva una consecutio più che accettabile) per poi arrivare a tutti gli altri svariati spostamenti per l’Europa.

Tra i personaggi invece si registrano new entry apprezzabili, come la spietata accalappiatrice Chantal DuBois, l’orsa Sonya (uno spettacolo) e il leone marino Stefano, ed altre facilmente dimenticabili, come la tigre Vitaly, Gia femmina di giaguaro e i cani dal carattere bizzoso.

Tutto troppo ipercinetico, certo qualche situazione comica fa spesso capolino, ma la sensazione principale è che si sia in buona parte perso il mood che aveva segnato i primi due episodi (soprattutto il primo).

Una mezza delusione che però il pubblico pare aver gradito.

Sovraccarico. 

 

Tom McGrath

Rispetto ai due episodi precedenti è decisamente più chiassoso e meno divertente nell'incedere.

Tecnicamente anche migliore (tra colori a tutto spiano e scene a tutta velocità complesse), ma finisce per annacquare lo spirito di base che tante risate (mi) aveva procurato in precedenza. 

Eric Darnell

Rispetto ai due episodi precedenti è decisamente più chiassoso e meno divertente nell'incedere.

Tecnicamente anche migliore (tra colori a tutto spiano e scene a tutta velocità complesse), ma finisce per annacquare lo spirito di base che tante risate (mi) aveva procurato in precedenza. 

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