Espandi menu
cerca
Madagascar 3. Ricercati in Europa

Regia di Eric Darnell, Tom McGrath vedi scheda film

Recensioni

L'autore

ROTOTOM

ROTOTOM

Iscritto dal 15 ottobre 2004 Vai al suo profilo
  • Seguaci 116
  • Post 22
  • Recensioni 559
  • Playlist 311
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Madagascar 3. Ricercati in Europa

di ROTOTOM
4 stelle

Sala gremita di bambini di ogni età, bidoni di popcorn dolciastro e cole annacquate  per la terza avventura degli amici animali fuggiti dallo zoo di New York un paio di episodi fa. Alex il leone, Marty la zebra, Melman la giraffa e   Gloria  l’ippopotama sono (sarebbero) nel loro ambiente naturale, la savana africana ma vogliono tornare indietro a fare le star per mocciosi col popcorn come quelli che li stanno guardando nel cinema.  
Visto che i pinguini, vere star dei due precedenti episodi, con l’aiuto delle scimmie hanno costruito un aereo e stanno per volare nel Principato di Monaco a sbancare casinò, i quattro amici decidono di seguirli. Lì entra in scena una francese dal culone e le poppone cattiva come la maledizione di Montezuma che di professione caccia gli animali  per fissarne la testa alla sua parete dei trofei. Il gruppo di animali allora si rifugia in un circo che dovrebbe riportarli negli USA. Il circo in questione si ispira al Cirque du Soleil.

Si fa fatica solo a parlare della trama di questa roba(ccia) targata Dreamworks. Il terzo episodio delle avventure degli animali in fuga dalla libertà sconta tutti i difetti possibili dei sequel prodotti a livello industriale.  Del Madagascar c’è rimasto solo il brand e alla semplicità della trama si è sostituito un iperbolico viaggio attraverso l’Europa. Caotico, chiassoso e verboso, l’azione tra voli, corse inseguimenti si impasta a ragionamenti cervellotici su amicizia e dovere moltiplicando all’inverosimile i personaggi in gioco senza riuscire a gestirli a dovere.  Intrattenimento del caos, senza senso e poesia, Madagascar 3 si affida all’iperbole dell’assurdo per strappare sorrisi. Sentimenti spiattellati in pochi succinti slogan glassati da un’insopportabile colonna sonora invasiva.

Tutte le personalità dei protagonisti vengono minimizzate in goffi ammiccamenti agli episodi precedenti, i pinguini disinnescati (viste le potenzialità degli spin off a loro dedicati, veramente irresistibili, questo è il peccato più grave), così come le scimmie e il VERO IDIOTA, lo spassoso re dei Lemuri Julien che sembra addirittura rinsavito. Poche le invenzioni riuscite e tutte a vantaggio del pubblico adulto mentre i più piccoli sono snobbati di brutto. Poche risate e tutte nel primo tempo, il secondo accelera ancora di più la gragnuola di eventi snocciolati in rapido montaggio dai colori stroboscopici che più che divertire stordiscono e inchiodano alla poltrona i musetti perplessi dei bambini. I bambini non sono stupidi e questo è un prodotto che li tratta come tali.  Facendo attenzione ai commenti in sala, più di uno chiedeva lumi alla mamma o al papà di cosa stesse succedendo non riuscendo a seguire il corso degli eventi, pasticciati e confusi.

Madagascar 3 (evitando il D perfettamente inutile) è un film bruttino che si nasconde tra il citazionismo, la grafica pupazzosa, essenziale (e questo è l’unico pregio del film) e lo stupore ipnotico dell’esagerazione visiva ma che non si fa memorabile neppure per un secondo. Sta incassando tantissimo, la fame di cinema incattivita dal digiuno estivo fa ingollare qualsiasi cosa.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati