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Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno

Regia di Christopher Nolan vedi scheda film

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La recensione su Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno

di rocky85
7 stelle

Sono passati otto anni dalla morte del procuratore distrettuale Harvey Dent (trasformatosi, all'insaputa della città di Gotham, nel criminale "Due Facce") e dalla conseguente sparizione di Batman, ritenuto ora responsabile della morte dello stesso Dent. Bruce Wayne, stanco e provato dalle tante ferite, si è ritirato nella sua villa e non appare più in pubblico. Ma quando irrompe il pericoloso super-criminale Bane, enorme e muscoloso individuo tenuto in vita da una maschera ad ossigeno, Wayne dovrà decidere se reindossare o meno il costume di Batman. Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno è il terzo ed ultimo capitolo della trilogia che Christopher Nolan ha realizzato sull'uomo-pipistrello, ed è il film che chiude i conti con la saga. Nolan analizza ulteriormente la figura di Batman, costretta com'è questa volta a combattere prima di tutto con le sue paure interiori, il suo desiderio di pace che si scontra con la necessità di tornare a combattere, la stanchezza di vivere che si tramuterà lentamente nella paura di morire. Il criminale di turno è molto interessante, perchè la figura di Bane assume risvolti di lotta di classe e diventa di una tragicità quasi shakespeariana. Inoltre vi è un velato anticapitalismo ed una critica alla società del benessere che oscura e dimentica tutti i reietti e i derelitti, i quali si alleano per ricostituire l'ordine sociale e formare una nuova società che, attraverso un tribunale fittizio, processa e condanna tutti coloro che si sono resi responsabili del rovesciamento delle condizioni sociali. Spunto interessantissimo questo che, unito a tanti altri che questo terzo episodio affronta, ne fa un blockbuster pensante. C'è tanta spettacolarità, sempre maggiore (Nolan però, coerentemente, rinuncia alla nuova moda del 3D restando ancorato alla tecnologia IMAX dei primi episodi). La colonna sonora di Hans Zimmer traccia ancora di più le coordinate di un racconto che diventa sempre più epico (lo scontro finale a mani nude tra Batman e Bane, nel mentre di una lotta epocale tra polizia e rivoltosi, è eloquente in tal senso). Peccato che il racconto duri davvero troppo, in controtendenza con la parte finale risolta un pò troppo velocemente: l'uscita di scena dello straordinario e complesso personaggio di Bane poteva essere realizzata con più tragicità, mentre lo sviluppo di quello di Melinda non appare abbastanza coerente con il resto del racconto. Forse un passo indietro rispetto a Il Cavaliere Oscuro, ma resta comunque tutta la grandezza di una trilogia che ha restituito alla figura di Batman il giusto raccordo con la cupezza e la drammaticità del personaggio e ha detto qualcosa di realmente interessante all'interno della moderna industria blockbusteriana statunitense.

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