Regia di Seth MacFarlane vedi scheda film
Non siamo certo di fronte a un capolavoro, lo si guardi dal lato che lo si guardi, ma lo spunto di un peluche sboccato che in ultima analisi incarna il bambino che ciascuno di noi continua a portarsi dentro è sicuramente originale.
Dopo aver visionato “Ted”, esordio cinematografico dell'ormai famoso (o famigerato, secondo i punti di vista) Seth McFarlane, sono andato a leggermi qualche aneddoto e qualche recensione sul film. E bene, sono rimasto da un lato esterrefatto dalle cifre incassate (549 milioni di dollari!), e dall'altro non meno sorpreso dalla durezza delle critiche negative che ha ricevuto qui da noi. Voglio dire, non siamo certo di fronte a un capolavoro, lo si guardi dal lato che lo si guardi, ma lo spunto di un orsacchiotto di peluche sboccato e che in ultima analisi incarna il bambino che ciascuno di noi continua a portarsi dentro è sicuramente originale, e qualche gag azzeccata pure è presente. Cito a mo' di esempio quella della folle festa con il vecchio attore della serie “Flash Gordon” nonché la stupenda conseguente giustificazione che John carca di dare alla fidanzata in lacrime: “I was gonna stop for just five minutes and then Flash Gordon...”. Se non appartenete alle categorie bacchettoni e/o topi di biblioteca, tale patetico tentativo di giustificare l'ingiustificabile non può non farvi sorridere. Sfortunatamente nella seconda parte il film cala e finisce con l'appiattirsi su toni molto più 'per famiglie'. Straordinario Giovanni Ribisi nella parte del maniaco.
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