Regia di Juan Antonio Bayona vedi scheda film
Caruccia questa storia sullo tsunami che colpì nell’Oceano Indiano. Fatto bene, racconta la storia di questa famiglia a cui, va detto senza fare spoiler, va molto di culo, ed è una storia vera, pure, anche se un tantino romanzata. Dico che non faccio spoiler, perché non sarebbe così consueto che fosse la storia di una famiglia dove purtroppo tutti ci lasciano la ghirba. Qua si racconta di come andò e come si ritrovarono. Film carino, che nel finale lascia perplessi. Oddio, anche nell’iniziale, perché The impossible, se poi tutto è stato possible, dato che è anche una storia vera? No, piuttosto vedere nei titoli di coda che la vera famiglia è ispanica, lascia interdetti. Perché è chiaro che durante il film la famiglia è bionda occhi azzurri, coi bambini che paiono prestati dal Mulino Bianco. E stavo già per scagliarmi ridicolmente contro le scelte di marketing di Hollywood quando, informandomi, scopro che il film è spagnolo (pure con protagonisti come Ewan McGregor e Naomi Watts). Ma allora? Sono gli stessi spagnoli che si vergognano di loro stessi? O sono io che mi faccio problemi per nulla? In realtà leggo che il problema fu posto da altri, che come me notarono questa discrepanza un tantino assurda, con i Belon che diventano i Bennett, ed Enrique che diventa…Henry, ovvio. Ma, non so, che tristezza, direi. Un punto in meno, volevo dare 7, darò sei. Il film è comunque bellino (non bellissimo), è andato benissimo al botteghino, la Watts addirittura ha concorso per gli Oscar (è molto brava, come al solito, aggiungerei)…però vabbè.
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