Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Un grandioso omaggio al cinema che Scorsese sa confezionare con grande abilità, riuscendo a far girare su piani paralleli una storia avvincente (e a tratti,al di là di inevitabili romanticismi scenici, comunque vera) con quella più vasta e variegata della nascita del cinema rendendo in giusto omaggio ad uno dei suoi pionieri, quel George Melies che finì inevitabilmente e storicamente per essere l’ombra riflessa dei fratelli Lumierè ma che, nel mondo cinematografico, resta il vero e proprio inventore della finzione scenica così come lo furono i grandi scenografi dell’opera teatrale nel Settecento. L’uso del 3D è ovviamente la ciliegina sulla torta, ma il film comunque gira a perfezione indipendentemente dal valore aggiunto della tridimensionalità. Come nota di colore emerge anche un valido ritratto di un’epoca sospesa tra antico e moderno in un bellissimo microcosmo liberty perfettamente ricreato nella grande stazione parigina. Alla fine anche il buon Melies avrà il suo giusto riconoscimento (forse qui la mano del Maestro eccede in sentimentalismo nel ricostruire sia la sua riscoperta che la successiva cerimonia di premiazione, ma a Scorsese certi eccessi sono pur sempre giustificati dalla capacità di saper rendere il quadro d’insieme..). Un film sicuramente più per gli adulti che per i bambini, anche se la velocità e, nella visione in 3D, gli effetti speciali affascineranno anche i più piccoli.
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