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Shame

Regia di Steve McQueen (I) vedi scheda film

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La recensione su Shame

di mm40
6 stelle

Shame è il secondo lungometraggio diretto da Steve McQueen, che già nel 2008 aveva avuto Michael Fassbender come protagonista per il suo esordio Hunger; scritto insieme ad Abi Morgan, è un frenetico viaggio allucinato fra morbosità, egocentrismo, perversioni, incapacità di relazionarsi agli altri, fuga dalla realtà, incomunicabilità dell'era di internet; il tutto annegato in un mare di violenza, che pare essere la costante sottotraccia dei rapporti umani odierni. In una metropoli oscura, ma scintillante di vita, il protagonista Brandon incontra gli altri esseri umani per dovere (il lavoro) o per piacere (il sesso a pagamento): tertium non datur, non c'è via d'uscita a questa concezione utilitaristica delle relazioni umane. Per lui non esistono nè amici, nè fidanzate, nè tantomeno famiglia: l'irruzione della fragile sorella minore nella sua vita avrà solamente riflessi negativi, e per entrambi. Il quadro è desolante, McQueen ama giocare con le iperboli e appena gli è possibile calca la mano: e perciò tanto è il sesso-piacere carnale (e soddisfazione momentanea, rapido sfogo, distrazione dai pensieri) quanta è la rabbia nel corpo di Brandon, quanto è lo sconforto che infine lo pervade nel concepirsi sterile sul piano affettivo. Il finale apre a un possibile cambiamento, ma senza lasciare speranze concrete in tal senso. Shame è un film del 2011 e questo è forse il suo pregio maggiore: la tecnologia è protagonista della storia tanto quanto gli individui e il suo utilizzo è funzionale alla narrazione, non ingombrante o tantomeno artificioso come spesso accade in tanti contemporanei lavori. Ben assortita la coppia centrale, il dannato Brandon/Fassbender e la smarrita Sissy/Mulligan. 6/10.

Sulla trama

Brandon, impiegato modello, nel privato è solitario, taciturno e scontroso; dipende inoltre da pornografia e prostitute, mentre pur provandoci non riesce a portare avanti alcuna relazione seria con le ragazze. Un giorno piomba a casa sua la fragile sorella Sissy.

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