Regia di Juan Carlos Fresnadillo vedi scheda film
Due famiglie, tra le quali apparentemente non esiste alcun collegamento, affrontano angoscie e paure comuni derivate da un terribile passato. Questa è la storyline che fa da filo conduttore alla pellicola di Fresnadillo, già autore del sequel di 28 giorni dopo chiamato, appunto, "28 settimane dopo". Su molti siti specializzati e non, l'opera, di produzione anglo-ispanica, viene catalogata come un horror generico, in realtà sotto l'apparente aspetto da monster-movie (dove piuttosto che il babau troviamo "Hollowface") si cela un dramma familiare mascherato da thriller psicologico. Il caro vecchio Juan Carlos però, nonostante un cast eccezionale, a volte incappa in alcuni clichè e "banalismi" dozzinali del genere. La storia in sè non è niente di nuovo: si passa dalla famiglia normale che cela un passato drammatico e misterioso al "mostro" che appare e non appare la cui origine viene svelata fin troppo presto. Comunque sia, la pellicola regge per l'intera durata e, credo, si possa definire un film godibile se si è ben consci di ciò che si sta andando a guaradare: un thriller/drammatico (assolutamente non un horror) a tema familiare. Punto. C'è di molto peggio, e merita la sufficienza. Consigliato solamente a chi piace il genere.
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