Regia di Jaume Balagueró vedi scheda film
Lo ammetto in apertura: non ho mai amato troppo Jaume Balaguerò.
A parte quale idea sparsa dei suoi primi lavori (Nameless e Fragile in primis, l’episodio di Film per non dormire in secundis), la sua virata sul “new-new-horror” dei vari REC me lo aveva retrocesso di qualche scalino fino a che un amico mi disse che il suo “Bed Time” era una vera mosca bianca d’atmosfera nel panorama odierno.
Ed infatti il mio amico non si sbagliava. “Bed Time”, come tutti i thriller-horror ambientati in un condominio (borghese), nasconde al suo interno i lati oscuri di tutti gli esseri umani. E tra questi esseri umani viene fatta luce sul perverso piano del portinaio di rendere infelice chiunque.
Tante sono le schegge di follia che arricchiscono la pellicola – basti pensare alla bambina che va dai salesiani e ricatta il portiere chiedendogli film porno – la quale si regge tutta sulla conoscenza dei veri confini della malvagità umana. Nulla di più, ma se volete spaventarvi e angosciarvi “Bed Time” fa sicuramente per voi.
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