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Gli sfiorati

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Regia di Matteo Rovere

Con Andrea Bosca, Miriam Giovanelli, Claudio Santamaria, Asia Argento, Michele Riondino, Massimo Popolizio, Aitana Sánchez-Gijón... Vedi cast completo

In streaming Fonte: JustWatch VEDI TUTTI (4)

Trama

La diciassettenne Belinda è appena arrivata a Roma per assistere al matrimonio dei genitori. Il padre e la madre per anni hanno infatti vissuto di nascosto la loro passione, essendo l’uomo già sposato con un’altra donna, che è da poco deceduta e da cui ha avuto un figlio, Méte. Durante i successivi quindici giorni, i due fratellastri impareranno a conoscersi, scoprendo di avere una percezione diversa del mondo e una differente attitudine nei confronti della vita: Méte è riflessivo e responsabile, mentre Belinda vive nella sua spensieratezza adolescenziale. Il ragazzo finirà con l’essere affascinato dalla filosofia di vita della sorellastra, ricorrendo anche al sostegno degli amici Damiano e Bruno, un esperto in grafologia. 

Approfondimento

ROMA, STRAFOTTENTE E SICURA

Gli sfiorati è il secondo romanzo di Sandro Veronesi che trova una trasposizione cinematografica. Nel 2008 era toccato al discusso Caos calmo (2008) trovare la regia di Antonello Grimaldi e suscitare polemiche senza fine per una scena di sesso, più immaginata che spinta, che vedeva protagonista Nanni Moretti e Isabella Ferrari. Nel voler realizzare Gli sfiorati, il produttore Domenico Procacci aveva contattato in un primo momento il regista francese Eric Rochant ma, incassato il suo diniego per motivi logistici che avrebbero potuto snaturare il contesto in cui la storia si sviluppava, il progetto è passato nelle mani di Matteo Rovere, alla sua seconda regia dopo il non eccelso Un gioco da ragazze (2008). Protagonista dell'opera è in primo luogo la città di Roma, vista ad altezza uomo e con la luce naturale del giorno: arrivando da un altro luogo, Belinda può ritrovare monumenti, strade, luoghi e vicoli che aveva incontrato solo sui libri o sulle riviste, può accorgersi di quanto siano vivi e misteriosi, assaporarne l'aria e tentare di mischiarsi alla mentalità di una gioventù non allo sbando ma assente. Una gioventù che, assuefatta a tutto ciò che le accade attorno, non vive gli eventi a pieno ma si lascia semplicemente sfiorare dalle gioie e dalle avversità, con la tendenza principale a scrollarsi tutto di dosso e a cogliere l'attimo senza preoccuparsi del domani o delle conseguenze, ad assaporare anche la leggerezza di ogni evento drammatico purché utile all'ottenimento di una qualsiasi forma della agognata libertà. Fori Imperiali, Campidoglio e Piazza Navona sono le facce di una città contraddittoria ma consapevole della propria bellezza, proprio come Belinda, strafottente e sicura. Non a caso, poi, Méte ricorre alla grafologia per comprendere il significato di tutto ciò che gli accade: come Belinda, anche Roma vive di elementi che si aggiungono e si stratificano, trovando riflesso nelle scritte, nei murales, nelle pubblicità sugli autobus, sui manifesti. Agli sfiorati manca, però, la capacità di decodificare i segni che la città lancia, non sono capaci di ritagliarsi i propri spazi sia fuori dalle mura domestiche sia all'interno delle loro case.

SFIORATI OGGI

Scegliendo di cambiare il contesto temporale in cui si sviluppa l'ambigua relazione tra i fratellastri Belinda e Méte, Rovere abbandona gli anni Ottanta di Veronesi e si fionda sugli anni Duemila, come a voler ripercorrere un filo narrativo lasciato in sospeso dallo scrittore ma ancora attuale nella sua immobilità: come venti o trent'anni fa, gli sfiorati cercano un loro posto nella vita attraverso la rincorsa di un amore impossibile e capace di spezzare il legame embrionale con dei genitori iperprotettivi e soffocanti, rei di far da scudo ma anche di limitare le scelte dei propri figli. L'obiettivo era quello di sottolineare come la "sfioratezza" possa lasciar spazio qualche volta a qualcosa che segna e rimane in eterno: gli sfiorati detestano la vita e non amano fermarsi a guardarla ma i giorni che Méte vive a contatto con Belinda si trasformano inevitabilmente in baratro e prova esistenziale e lo chiamano al completamento del proprio percorso di formazione accelerato da una cicatrice che difficilmente può risanarsi o può essere dimenticata.

 

Note

Il filmetto - ricavato dall’omonimo romanzo di Sandro Veronesi (Fandango Libri) - è un festival (sbiadito più del solito) degli endemici difetti del cinema italiano “d’autore” contemporaneo: sceneggiatura banale e zeppa di vuoti narrativi, messa in scena priva di qualsiasi slancio o idea, recitazione al di sotto del minimo garantito. E con una sequenza scult in cui il citato Popolizio, con la famiglia a “festeggiare” il proprio matrimonio per le antiche vie della Capitale, si mette a cantare Più bella cosa di Eros Ramazzotti: pornografia allo stato puro.

Trailer

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Recensioni

La recensione più votata è negativa

maurizio73 di maurizio73
4 stelle

Giovane grafologo di bella presenza si vede piombare in casa, alla vigilia del matrimonio del padre con la sua ventennale amante, una sorellastra, sensuale e procace, che si accampa nel suo divano nel provocante deshabillé di una magliettina ed un paio di slip. Deciso a sfuggire tanto alla logica di un rancoroso riavvicinamento familiare con il padre quanto di resistere alle tentazioni di… leggi tutto

7 recensioni negative

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

ezio di ezio
6 stelle

Eccoci di fronte alla solita commedia made in italy che non decolla mai e che alla fine non sai mai se dare una sufficenza o stroncatura.Che dire ? Carina con quel finale un po' incestuoso che risolleva un po' il film...ma in futuro speriamo di vedere qualcosa di meglio sia nella sceneggiatura che nelle immagini.Comunque molto carina Miriam Giovanelli,sperando che non si fermi a questa sola… leggi tutto

3 recensioni sufficienti

2020
2020

Recensione

maestro_farnese di maestro_farnese
5 stelle

Il film è piaciuto soprattutto per le dinamiche psicologiche che attanagliano i personaggi. Film ambientato in una Roma monumentale che affascina sempre. E' abbastanza interessante il tema della grafologia nelle analisi dei comportamenti umani. Riondino e Asia Argento bravissimi. Sinceramente ho apprezzato il tentativo di ri-assemblare una famiglia che fino a quel…

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Recensione
2019
2019

Recensione

mm40 di mm40
4 stelle

Mete, grafologo, ha una trentina d’anni quando, alla morte della madre, conosce la sorellastra diciassettenne Belinda. Sensuale e irrisolta, la ragazza attira pericolosamente Mete, ma anche i suoi amici Damiano e Bruno. Il punto interessante di questo film è tutto nel titolo: chi sono realmente questi ‘sfiorati’? Un breve monologo a metà circa della storia li…

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Recensione
Utile per 2 utenti
2018
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Trasmesso il 15 settembre 2018 su Rai Movie
Trasmesso il 3 luglio 2018 su Rai Movie
Trasmesso il 12 maggio 2018 su Rai Movie
2016
2016
Trasmesso il 3 novembre 2016 su Rai Movie
Trasmesso il 1 novembre 2016 su Rai Movie
Trasmesso il 22 ottobre 2016 su Rai Movie
2015
2015
Trasmesso il 26 ottobre 2015 su Rai Movie
Trasmesso il 22 settembre 2015 su Rai Movie
Trasmesso il 6 maggio 2015 su Rai Movie
Trasmesso il 14 aprile 2015 su Rai Movie
Trasmesso il 13 marzo 2015 su Rai Movie

Recensione

alexio350 di alexio350
6 stelle

La vita di Mète (Andrea Bosca), di professione grafologo, si complica quando la sorellastra Belinda (Miriam Giovanelli) viene a istallarsi a casa sua. Nel frattempo frequenta feste insieme a un amico (Claudio Santamaria) che lavora insieme a lui, e a un altro (Michele Riondino) che di professione fa l'agente immobiliare. Una sera in discoteca addocchia Beatrice (Asia Argento) a cui…

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Utile per 1 utenti
2014
2014
Nel mese di settembre questo film ha ricevuto 3 voti
vedi tutti

Recensione

chribio1 di chribio1
1 stelle

Non e' che per un paio di scene sexy il Film in questione sia cosi' tanto interessante,anzi,risulta essere d'una noia mortale ma almeno la bellezza della giovane Miriam Giovanelli e di una schietta Asia Argento (ancora piu' magrolina del solito ...) non passano certamente inosservate e/o in 2° piano.voto.1.

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Recensione

maurizio73 di maurizio73
4 stelle

Giovane grafologo di bella presenza si vede piombare in casa, alla vigilia del matrimonio del padre con la sua ventennale amante, una sorellastra, sensuale e procace, che si accampa nel suo divano nel provocante deshabillé di una magliettina ed un paio di slip. Deciso a sfuggire tanto alla logica di un rancoroso riavvicinamento familiare con il padre quanto di resistere alle tentazioni di…

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supadany di supadany
4 stelle

Un passo avanti inevitabile per il regista Matteo Rovere dopo lo sciagurato “Un gioco da ragazze”, uno tra i film italiani più brutti degli ultimi anni per chi scrive, ma rimane pur sempre un prodotto poco convincente che cerca anche con un certo impegno di creare un’atmosfera che si possa elevare al di sopra del cinema più banale, ma che non riesce a trovare un…

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Recensione
Utile per 4 utenti
2013
2013

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ezio di ezio
6 stelle

Eccoci di fronte alla solita commedia made in italy che non decolla mai e che alla fine non sai mai se dare una sufficenza o stroncatura.Che dire ? Carina con quel finale un po' incestuoso che risolleva un po' il film...ma in futuro speriamo di vedere qualcosa di meglio sia nella sceneggiatura che nelle immagini.Comunque molto carina Miriam Giovanelli,sperando che non si fermi a questa sola…

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Recensione
Utile per 1 utenti
2012
2012

Recensione

LorCio di LorCio
4 stelle

Che resta de Gli sfiorati? Poco o niente. Tratto, molto liberamente, da un romanzo molto anniottanta di Sandro Veronesi, sbaglia innanzitutto lo spostamento temporale: certe storie, vent’anni dopo, si svuotano e perdono di forza. Sbaglia il tono, che non sa scegliere tra commedia generazionale e dramma intimista (la responsabilità è del tris di sceneggiatori: Laura Paolucci,…

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Recensione
Utile per 2 utenti
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