Regia di Carlos Augusto de Oliveira vedi scheda film
il desiderio di un uomo gay di diventare padre, lo porta in brasile, dopo che la sua terra di nascita gli ha negato l'autorizzazione. una volta giunto a san paolo ospite di un suo amico stanco della vita in danimarca, cerca una via ufficiale per adottarne uno, ma si ritrova in un momento di confusione a tentare di comprarne uno, rischiando seriamente la vita. si riesce a trovare quindi una giovane donna incinta con troppi figli che non sa come mantenere, e si mette d'accordo, comprandoglielo. un uomo solo, di successo, con una buona esperienza di vita, si trova ad un punto della sua vita in cui tutto quello che ha non gli basta, anzi non sa proprio che farsene. sul lastrico, senza un lavoro, vende tutto per comprarsi un figlio. giusto?; sbagliato?.... per il suo amico sposato e con un figlio tutto ciò pare non avere senso; lui pagherebbe per avere la sua vita da single... ma queste sono quelle frasi che si dicono da sposati, quasi un obbligo. per la società , danese nel film, una cosa non possibile. per un film che fatica arrivare all'ora e mezza forse sono domande troppo impegnative, ma si tocca con mano una certa urgenza di sfiorare almeno l'argomento, per mostrare che il mondo non è diviso in scomparti e che dello stesso colore ci sono un'infinità di sfumature, a volerle almeno prendere in considerazione. questo film nel suo piccolo almeno ci prova, tentando di accostarsi a due persone lontanissime da loro dal punto di vista geo-politico e sociale, che si sono avvicinate per un interesse personale e hanno scoperto che l'altro sotto la superficie non ha dell'altra superficie.
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