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X-Men. L'inizio

Regia di Matthew Vaughn vedi scheda film

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La recensione su X-Men. L'inizio

di Lord Holy
8 stelle

Consigliato! Orchestrazione accattivante per questo ritorno alle origini, dal sapore di una vera e propria riformulazione, per una saga indotta dagli eventi a volgersi indietro, alla scoperta del passato di quelli che erano i protagonisti delle precedenti avventure. Nasce dall'incontro fra due progetti distinti: l'uno che narrasse la storia di Magneto, sulla falsariga dello spin-off dedicato a Wolverine, e l'altro che sfruttasse la serie a fumetti First Class (da cui il titolo) sui giovani X-Men, i primi studenti riuniti dal Professor Charles Xavier, ovvero Scott Summers (Ciclope), Jean Grey (Marvel Girl), Warren Worthington III (Angelo), Henry "Hank" McCoy (Bestia) e Robert "Bobby" Drake (Uomo Ghiaccio). Sembrava potessero risolversi in un film ciascuno, ma evidentemente si verificò un cambiamento di programma, sospetto per le consuete ragioni economiche.

Delizioso ed avvincente, l'intreccio cura i protagonisti e si sofferma il giusto sulle interazioni fra loro. Costruisce un contesto verosimile attorno all'azione principale. E questo avviene per la maggior parte del tempo, ahimè conclusione esclusa.

La forza di questa opera non è identificabile con la tracotanza degli effetti speciali e nemmeno con gli altisonanti nomi nel cast (bella, però, la sorpresa al bar durante il reclutamento!). Niente di tutto questo le appartiene. Il vero pregio è nei personaggi. E per una volta si assiste con piacere a un film "corale" che scongiura la tendenza mordi-e-fuggi di mera apparenza, in grado al contrario di soffermarsi e conferire il giusto peso specifico, carattere e storia a ciascuno. Intrattenimento (e divertimento) assicurato.

Ritroviamo dunque delle degne versioni più giovani del Professor X di Patrick Stewart e del Magneto di Ian McKellen (bravi in tal senso sia James McAvoy sia Michael Fassbender, rispettivamente). Dei cinque che ho citato solo Bestia è preservato, purtroppo, introducendo tuttavia un nuovo gruppo di inediti (per il grande schermo), insieme a Jennifer Lawrence, che eredita il ruolo di Mystica da Rebecca Romijn. Ottima l'introduzione del Club Infernale, capitanato da Sebastian Shaw (il Re Nero) ed Emma Frost (la Regina Bianca).

In realtà, due personaggi si dimostrano davvero non necessari, inutili nei loro fronti, appena abbozzati, da tagliare senza rimpianti: Darwin e Riptide (quello che sembra il Dorian Gray interpretato da Ben Barnes). Ma a ben pensarci è un difetto che non compromette affatto il risultato finale.

Alcuni lamentano delle incoerenze con i quattro precedenti capitoli della serie cinematografica. Ma a mio avviso non sarebbero "errori" rilevanti. Perché molto potrà essere rimediato nel sequel uscito lo scorso anno, X-Men – Giorni di un Futuro Passato (2014). E perché, in sostanza, questo è interpretabile come un nuovo inizio.

 

La trama

Prima di prendere rispettivamente il nome di Professor X e Magneto, Charles Xavier ed Erik Lehnsherr erano due giovani, che unirono le forze insieme ad altri mutanti per fermare Sebastian Shaw, il capo di una società segreta nota come Club Infernale. Sia Magneto che Xavier desideravano la salvezza dei mutanti, ma le loro incomprensioni portarono i due a scontrarsi, ponendo così fine alla loro amicizia e scatenando la guerra senza fine tra la malvagia Confraternita e gli X-Men votati al bene.

 

La regia di Matthew Vaughn

Al momento è il suo film più bello. Non ho dubbi in merito.

 

Gli interpreti

James McAvoy

Credibile come giovane Charles Xavier/Professor X. Bravo, seppure qui sia un po' in ombra.

Michael Fassbender

Accentra su di sé meriti e attenzione. Buona interpretazione di Erik Lehnsherr/Magneto.

Jennifer Lawrence

Una sorprendente Raven Darkholme/Mystica. La migliore fra le "reclute".

Rose Byrne

Discreta Moira MacTaggert, anche se diversa dai fumetti. Brava.

January Jones

La perfetta incarnazione di Emma Frost. Davvero una presenza notevole.

Kevin Bacon

Carismatico Sebastian Shaw. Il ruolo del cattivo gli dona, è innegabile. Pregevole.

Nicholas Hoult

Una rivelazione il suo Hank McCoy/Bestia. I più sinceri complimenti.

Jason Flemyng

Un Azazel (il padre di Nightcrawler) che buca lo schermo.

 

La colonna sonora

Le musiche di Henry Jackman accompagnano con discrezione, ma non restano nel cuore. Nulla di memorabile.

 

Cosa cambierei

Il finale. Avrei osato più coraggio: lasciando aperte alcune questioni da risolvere in un ipotetico sequel oppure, se proprio era necessario chiudere tutto subito, prendersi il tempo necessario per farlo, anche a rischio di una maggiore durata del film (magari tagliando altrove).

 

 

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