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...E ora parliamo di Kevin

Regia di Lynne Ramsay vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su ...E ora parliamo di Kevin

di zombi
6 stelle

cosa spinga un adolescente bello, ricco e con lo sguardo maliardo del diabolico tombeur de femmes a far strage nella propria scuola di compagni non è dato sapere. la mente è insondabile ed è per questo che queste cose fanno paura, perchè non c'è spiegazione. la madre di kevin, eva, affermata professionista con l'animo della giramondo ritorna in patria e d'accordo col compagno decidono di figliare. è possibile che una professionista abituata a fare quello che vuole dove e quando lo vuole, venga a ritrovarsi in un abito più stretto di qualche taglia con un figlio che da pupattolo piange in continuazione e che mano a mano che cresce, si riveli sempre più ostile proprio a colei che lo ha sentito crescere dentro di sè mese dopo mese. un'ostilità bisogna dirlo un pò cartoonesca col senno di poi. sembra di vedere wyle the coyote alle prese con quell'insopportabile merda del road-runner. un accanimento talmente pianificato e studiato per una piccola mente come quella dell"adorabile" piccolo kev, che è un miracolo che la madre eva non lo abbia abbandonato sul ciglio di una freeway tra le più frequentate, o legato sui binari di una ferrovia. kevin ha deciso che odierà sua madre e che qualsiasi sua madre gli farà, la userà contro di lei, per asservirla al suo potere(la bugia della rottura del braccio) verso il padre, inconsapevole fornitore di sperma di un disturbato piccolo pezzo di merda che crescerà... e come crescerà. e quindi quando si arriva alla bellissima e spassosissima scena in cui il kevin di ezra miller(futuro belloccio per adolescenti)si avvia in giardino ad esercitarsi con arco e frecce e chiede alla sorellina celie se vuole raccogliergli le frecce e la madre urla un "NO" sentitissimo, non si può che ridere con lei ma di un momento che non stona affatto. il padre che non capisce perchè è deliberatamente tenuto fuori da quel rapporto familiare si alza e si allontana offeso con disappunto. e quindi il film funziona nell'ordine in cui si analizza la figura di eva, sconvolta dagli accadimenti che le hanno distrutto la vita, ma non per quanto riguarda la notizia shock dell'ennesima strage scolastica. ad un perchè che non ha risposte, se ne danno già troppe decidendo di "non darne" e acconsentendo un pò di umanità ad un personaggio che non ne ha avuta mai, solo perchè ora è lui a dover provare paura. apprezzabile il tour de force della grande tilda swinton, gran figa e gran signora dello schermo. troppo ammiccante il kevin di ezra miller. 

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