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Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato

Regia di Peter Jackson vedi scheda film

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La recensione su Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato

di bradipo68
4 stelle

Gandalf il grigio si presenta alla casa di Bilbo Baggins, zio di un certo Frodo che abbiamo conosciuto forse da qualche altra parte, per convincerlo a partire con lui e con 13 nani capeggiati da Thorin Scudodiquercia per riconquistare il loro regno messo a ferro ma soprattutto fuoco dal drago Smaug.
Tra orchi , troll nanofagi, mannari e goblins , Bilbo incontra l'essere che gli cambierà la vita e gli farà scoprire il coraggio che non sapeva di aver mai avuto: Gollum. E viene in possesso di un certo anellino che sarà molto importante negli anni a venire.
Intanto la compagnia dopo uno scontro con un orco pallido di nome Azog e tutta la sua masnada, arriva finalmente alla meta del viaggio: dove una volta c'era il regno dei nani. Ma il drago Smaug si sta svegliando dal suo sonno centenario.
A grandi linee è questa la trama ma ci sono molti più personaggi e più avvenimenti. Peter Jackson con questo film conferma più che altro di dirigere bene il traffico piuttosto che essere un fantastico regista.
Ho letto recensioni positive, su imdb.com i fans hanno tributato a questo film un voto altissimo e quasi mi sento in difetto a dire che l'altra sera quando sono uscito dal cinema dopo aver visto questo film , avevo le mie palline da bradipo abbastanza girate.
E non perchè fossi entrato di cattivo umore, anzi le aspettative erano piuttosto alte.
Il problema de Lo Hobbit- Un viaggio inaspettato a mio modestissimo parere è che funziona molto meglio da riassunto delle puntate precedenti che da film autonomo. E' costruito come il primo film della passata trilogia ma con tutte le battaglie del secondo e del terzo film.
E poi , lasciatemelo dire: basta con questi film che finiscono proprio quando si entra nel dunque. Sono al cinema e quindi cerco una storia che si concluda dopo quelle due / tre ore, no? Altrimenti mi accomodavo davanti alla tv e mi davo alle serialità televisiva le cui puntate finiscono proprio sul più bello per farti attendere la puntata successiva . Il guaio è che in tv aspetti una settimana, qui se va bene tocca aspettare un anno. E tra un anno se va bene uno si ricorda il 10 % di quello che ha visto, tante e tali sono le sollecitazioni audiovisive a cui è sottoposto un cervello umano per un anno.
Altra cosa a cui vorrei dire un gigantesco EBBASTA!  è anche la divisione in prequels, sequels, newquels....Non se ne può più.
Diciamo che Lo Hobbit- Un viaggio inaspettato fosse per me lo metterei nel gruppo dei perchècazzoquel in quanto non sentivo certo il bisogno di un Signore degli Anelli rifritto in olio di oliva extravergine. Vuoi mettere il condimento? ma sempre un fritto misto è.
Veniamo poi ai tanto strombazzati 48 frame per secondo ( e scusate se bestemmio dal punto di vista tecnico, ma sono solo un umile consumatore). Quindi il cinema tra un po' a sentire Jackson e la sua combriccola diventerà un'arte sequenziale a 48 fotogrammi al secondo.
Allora fermate tutto. Voglio scendere.


Perchè se è vero che dal punto di vista della profondità di campo siamo a livelli di eccellenza perchè sembra veramente di affacciarsi da una finestra a vedere questo mondo incantato ( che, detto tra noi, non è poi così tanto diverso da quello della trilogia precedente), ci sono cose che lasciano perplesso.
All'inizio ho avuto la stessa sensazione che ho provato guardando la tv col mio nuovo televisore a 200 hz. Una risoluzione della madonna che va bene per vedere le goccioline di sudore sulla fronte dei giocatori di basket o di calcio ma un aspetto da telecamera digitale che rovina tutto l'appeal cinematografico di un film.
Sembra di trovarsi di fronte a un tv con l'hd innestato ai massimi livelli. E a me sembra più televisione che cinema , è tutto artefatto , tutto palesemente finto.
Certo che le sequenze in cui la macchina da presa si muove come impazzita non prestano il fianco a critiche o a sfarfallamenti vari ma essendo un film in cui i combattimenti convivono, anzi sono alternati scientificamente, con parti dialogate e molto più statiche, l'aspetto di queste ultime sequenze è qualcosa che all'inizio viene a noia , poi ci si fa l'abitudine anche se non completamente.
Per quanto riguarda la fonte letteraria Jackson ci ha cucito adosso tante altre cose che non appartengono al libro e molti collegamenti alla saga originaria. Altrimenti come tiriamo fuori da un libro di 350 pagine un mappazzone di tre film da tre ore l'uno?
Così da un lato ci teniamo stretti i vecchi fans con una rimasticatura del vecchio e intanto cerchiamo di accalappiare nuovi fans.
Alla fine la vera star del film è il Gollum, impegnato nle duello verbale con Bilbo,  una serie di sequenze totalmente staccata dal resto del film e che impazza con il suo " TESSSSSOOOORO!" ripetuto non so quante volte.
La faccia assomiglia sempre di più a quella di un funzionario di Equitalia, il riporto anche e poi sfoggia anche un perizoma da urlo.
Ricorderò male io: ma non era come mamma, vabbè si fa per dire lo aveva fatto negli altri film?
Mi dispiace perchè sono legato al cinema di Jackson e alla trilogia precedente ma per me questo Lo Hobbit- un viaggio inaspettato è stato un fracassamento di zebedei quasi continuo per circa due ore e quaranta.
Con un piccolo effetto collaterale: la voglia spasmodica di rivedere i film della passata trilogia.
Il cinema non è solo stereoscopia , effetti speciali e un botto di frames al secondo.
Il cinema è soprattutto emozione.
E qui , per quanto mi riguarda, questo aspetto ha latitato.
(bradipofilms.blogspot.it )

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