Regia di Wes Craven vedi scheda film
Sebbene la maggior parte del film si evolva verso le tipiche uccisioni "alla Nightmare/Scream" (ebbene sì, negli anni 80 e 90 è sempre Craven a fare scuola) il film tiene lo spettatore incollato sull'identità del nuovo assassino, nessuno è escluso e tutti hanno qualche potenziale movente, strategia su cui poggiavano gran parte degli horror/thriller a cavallo tra la fine degli anni 90 e la prima metà dei 2000, a differenza di quelli più recenti dove il cattivo è sempre un mostro o un'entità ben riconosciuta già dai titoli di testa, nei confronti del quale lo spettatore è spesso simpatizzante. I punti di forza di questo film sono proprio questi, le buone idee di Craven e la voglia di distinguersi dalle porcherie moderne, fatte di soli sbudellamenti ed effettacci truculenti. Non posso che essere contento che Craven abbia fatto fuori anche me, come fa all'inizio del film, spettatore scettico che si aspettava il solito bidone mangiasoldi.
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