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Missione in Oriente

Regia di George Englund vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Missione in Oriente

di ethan
6 stelle

Harrison McWhite (Marlon Brando), diplomatico americano, viene inviato come ambasciatore nel Sarkhan, (immaginario Stato del sud-est asiatico che allude palesemente al Vietnam), dove sono sorte alcune spinte rivoluzionarie contro l'attuale governo, capeggiate dall'attivista Deong (Eiji Okada) - vecchio amico di McWhite - il quale è supportato, per ragioni di geopolitica, da Cina e URSS: l'incontro tra McWhite e Deong, dalla cordialità iniziale tra due persone che si stimano, si trasformerà velocemente in astio e arriverà a posizioni diametralmente opposte e a un contrasto insanabile, anche a causa dello scoppio di violenti tumulti, che causeranno più morti nel paese, fino alla svolta finale.

'The Ugly American', tradotto da noi con impagabile mestizia con l'insulso e generico 'Missione in Oriente', non è certamente il più conosciuto tra i film interpretati dal grande Marlon Brando: diretto in maniera rétro da George Englund e dotato di una sceneggiatura didascalica di Stewart Stern, basata sul bestseller (negli USA) omonimo del duo William J. Lederer e Eugene Burdick, da noi poco famoso ma molto influente nella politica americana degli anni '60, è da salvare per l'intensa interpretazione del divo, che soverchia ogni pur bravo collega che gli si para davanti - dal nipponico Eiji Okada ai solidi caratteristi Pat Hingle (il cui personaggio è il 'brutto americano'), la giovane Sandra Church (sua moglie nel film) e la sorella Jocelyn Brando - grazie alla sua magnetica presenza, alla sua fisicità prorompente nonché alla particolarità della sua voce nasale.

'Missione in Oriente', uscito nel 1963, a dispetto della sua datatezza a livello stilistico, è anticipatore, in tempo di Guerra Fredda, di tanto cinema che verrà nella decade successiva, in quanto a critica del modello americano della cosiddetta 'esportazione della democrazia' in tanti paesi in via di sviluppo in varie epoche, senza tenere minimamente conto degli usi e costumi locali e soprattutto delle necessità delle popolazioni per esigenze di equilibri di potere tra gli allora due colossi economico-politici, ossia USA e URSS: tali scelte non possono sfociare altro che in sanguinosi conflitti.

Non bello ma interessante per la sua portata storica.

Voto: 6 (v.o.)

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