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Midnight in Paris

Regia di Woody Allen vedi scheda film

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La recensione su Midnight in Paris

di AlbertoBellini
10 stelle

 

Gil (sceneggiatore hollywoodiano con aspirazioni da scrittore) e la sua futura sposa Inez sono in vacanza a Parigi con i piuttosto invadenti genitori di lei. Gil è già stato nella Ville Lumiêre e ne è da sempre affascinato, ma lo sarà ancor di più quando una sera, a mezzanotte, si troverà catapultato nella Parigi degli anni '20 con tutto il suo fervore culturale. Farà in modo di prolungare il piacere degli incontri con Hemingway, Scott Fitzgerald, Picasso e tutto il milieu culturale del tempo, cercando di fare in modo che il "miracolo" si ripeta ogni notte, ma suscitando così i dubbi del futuro suocero.

 

"Tutti gli uomini temono la morte. È una paura naturale che ci consuma tutti. Temiamo la morte perché sentiamo che non abbiamo amato abbastanza o non abbiamo amato affatto, che alla fine sono la stessa cosa. Comunque, quando fai l'amore con una donna davvero eccezionale, una che merita il massimo rispetto in questo mondo e che ti fa sentire davvero potente, quella paura della morte sparisce completamente. Perché quando condividi il tuo corpo ed il tuo cuore con una donna eccezionale il mondo svanisce. Voi due siete le uniche persone nell'intero universo. Stai conquistando quello che non molti uomini hanno conquistato prima, hai conquistato il cuore di una donna eccezionale, la cosa più vulnerabile che lei può offrire ad un'altra persona. La morte non indugia più nella mente. La paura non annebbia più il tuo cuore. Solo la passione per vivere, e per amare, diventa la tua unica realtà. Questo non è un compito facile, per esso ci vuole un insormontabile coraggio. Ma ricorda questo, nel preciso momento in cui farai l'amore con una donna davvero eccezionale ti sentirai immortale."

 

Lasciato Londra, Woody Allen continua il suo "Tour" europeo dirigendosi alla prossima destinazione: Parigi, la città dell'amore, luogo perfetto per scrivere e dirigere la sua nuova opera "Midnight in Paris". Prima ancora che la pellicola cominci, Allen ci catapulta nella capitale francese con una serie di inquadrature e piani sequenza dei "simboli" della città: l'Opéra, la Bastiglia, L'Avenue des Champs-Élysées e, ovviamente, la Tour Eiffel. Se il precedente "Incontrerai l'Uomo dei tuoi Sogni" era una semplice commedia incentrata sui rapporti che si sfaldano, "Midnight in Paris" è un opera realizzata dal profondo del cuore del regista newyorkese. Come accadeva in "La Rosa Purpurea del Cairo", anche in "Midnight in Paris" ci ritroviamo al fianco di uno sconosciuto completamente distrutto emotivamente. Un uomo la cui vita quotidiana si sgretola sempre di più, essendo costretto cosi a rifugiarsi nel mondo da lui amato, da noi tutti amato: l'arte. Lo sconosciuto in questione è Gil, ennesimo alter-ego che Allen utilizza per inserire se stesso nello schermo, uno scrittore la cui passione viene ostacolata continuamente da amici e parenti, cosa che succede un po' a tutti coloro che vorrebbero mettere in pratica un idea da loro stessi nata. "Midnight in Paris" è un chiaro invito a vivere, sempre e comunque, nonostante il mondo che ci circonda sia pieno di difetti, perchè, un giorno, arriveranno anche gli aspetti positivi. Inoltre, Allen ci vuol far capire che, solo esplorando all'interno noi stessi ci permetterà di capire e, di conseguenza, di mettere in pratica ciò che desideriamo veramente. Per questo mi sento di definire "Midnight in Paris" una delle pellicole più romantiche, poetiche, delicate e deliziose che siano mai state "partorite" dalla geniale mente di Woody Allen.

Grandioso il cast, composto da Owen Wilson (Gil), Rachel McAdams (Inez), Léa Seydoux (Gabrielle), Tom Hiddleston (F. Scott Fitzgerald) e da una magnifica Marion Cotillard (Adriana).

Non mi sento di aggiungere altro se non che "Midnight in Paris", chiudendosi con un bellissimo finale di speranza sotto la pioggia, è un opera, un quadro, che tutti dovrebbero ammirare almeno una volta nella propria vita.

 

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