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Captain America. Il primo Vendicatore

Regia di Joe Johnston vedi scheda film

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La recensione su Captain America. Il primo Vendicatore

di luthien80
8 stelle

ANCHE I “CINECOMICS” POSSONO AVERE UN’ANIMA
 Circondati  dal pregiudizio di essere “roba da ragazzini”, i fumetti (comics in inglese) sono stati spesso snobbati dagli adulti e ignorati dalla critica letteraria non del settore. In questi ultimi 10 anni la maggior parte dei comics più famosi e amati in USA è diventata fonte di ispirazione per gli sceneggiatori hollywoodiani in crisi di idee, dando luogo ad una sorta di nuovo genere cinematografico, il cinecomic e quindi ad una serie quasi infinita di adattamenti per il grande schermo: ed ecco che il pregiudizio sui fumetti è stato presto trasferito dalla carta stampata “all’immagine in movimento”. In realtà non tutti i fumetti sono uguali (alcuni è persino riduttivo o sbagliato definirli tali), non tutti sono destinati esclusivamente ad un pubblico adolescenziale e così i lungometraggi da essi tratti. Basti pensare ai primi due capitoli di Spider-Man firmati da Sam Raimi, sintesi perfetta tra le caratteristiche camp e naif dell’originale cartaceo, la complessità e i conflitti psicologici del protagonista live action e la spettacolarità della messa in scena moderna, come dire: possono esistere i blockbuster-comics con l’anima. L’ultimo fumetto ad approdare sul grande schermo è paradossalmente uno dei primi creati dalla meravigliosa Marvel, Capitan America, il primo vendicatore. E non si tratta di un personaggio di carta velina pensato per i ragazzini di ieri come di oggi. Creato nel 1941, nel pieno della seconda guerra mondiale, l’eroe con la stella bianca sul petto rappresentava l’opposizione e l’ultimo baluardo difensivo alla brutale follia del regime nazista.
Adesso questo film ad alto tasso di spettacolarità ( ma anche di cuore e anima, il cui il senso profondo è tutto racchiuso nello scambio di battute tra Chris Evans e Stanley Tucci nel laboratorio: "Perchè io?", "Perchè l'uomo debole conosce il valore della forza, conosce la compassione) ne ripropone le vicende, inserendole in un quadro cinematografico grande ed articolato. Infatti Capitan America - Il Primo Vendicatore è solo l’ultimo tassello di un puzzle policromo: insieme a i due Iron Man, L’incredibile Hulk  e Thor getterà le basi per la realizzazione di The Avengers (!!!) super progetto che vede riuniti in un solo grandioso film gli eroi Marvel sopracitati, coloro che formano il gruppo dei Vendicatori, tutti uniti contro un nemico comune, tutti forti, coraggiosi, alcuni quasi invincibili, ma afflitti comunque da crisi esistenziali e tormenti di varia natura che li rendono umani, che li rendono  “supereroi con superproblemi”…e li chiamano fumetti!

Su Joe Johnston

Privo di una vera impronta personale, di uno stile caratteristico, di carisma proprio (Johnston non è Kenneth Branagh!) il regista si affida al carisma degli attori, svolgendo diligentemente il proprio lavoro da artigiano del cinema al servizio del film e della storia.

Su Chris Evans

Fino alla settimana scorsa non godeva da parte mia di alcuna considerazione: uno dei tanti, forse dotato di un pizzico di ironia rispetto ad altri "colleghidallarecitazioneincoloremabellocci"...Adesso si è guadagnato dei punti in più. Merito del personaggio? Magari era quello che aspettava da una vita. Fatto sta che Evans si è impegnato, si è immedesimato nella parte ed è diventato un Capitan America credibile, che non dimentica però di essere anche e nel profondo Steve Rogers, "un uomo debole che conosce il valore della forza". Non a caso è più coinvolgente nelle scene pre-trasformazione.

Su Stanley Tucci

Uno dei migliori comprimari USA che conferma per l'ennesima meravigliosa volta la sua grandezza d'attore. Ruolo e personaggio commoventi! W Stanley!!!

Su Dominic Cooper

Un Howard Stark sornione, ironico, affascinante, intraprendente...tutto suo figlio!!!!!

Su Hayley Atwell

...presenza inutile...

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