Regia di J.J. Abrams vedi scheda film
Nostalgia per un (new) cinema che fu, citazioni tratte da film per adolescenti divenuti dei cult generazionali (I Goonies, E.T. l’Extraterrestre, Explorers) e non solo ( ci sono anche George Romero, Il Mostro della laguna nera e gli altri horror Universal), uno script coinvolgente, il realismo di una tecnologia spettacolare, estetica vintage (fotografia sublime), un gruppo di promettenti e giovanissimi attori ( tra cui la meravigliosa Elle Fanning, l'intenso sorprendente Joel Courtney) e la supervisione di un regista-mito come Spielberg. Tutti questi elementi fusi insieme da J.J. Abrams hanno dato vita a Super 8, fantascienza mista ad action a misura di ragazzino che rilegge la poesia di quel cinema spielberghiano che fa sgranare gli occhi dallo stupore, che inchioda alla poltrona e parla al cuore. Ancora una volta, e non a caso, gli ottusi sono certi adulti ed è un bambino dallo sguardo puro (che ha conosciuto il dolore della perdita) l'unico capace di comprendere il diverso, un E.T. incattivito, per niente tenero, e indicargli la via per tornare a casa ( "...ti hanno fatto del male, e allora? Puoi ancora vivere!").
Abrams guarda con sincero affetto alla fantascienza del passato aggiornandola con i ritmi e gli effetti speciali contemporanei senza mai dimenticare il cuore.
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