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Baciato dalla fortuna

Regia di Paolo Costella vedi scheda film

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La recensione su Baciato dalla fortuna

di supadany
4 stelle

Ci puntava molto il produttore, tanto da farlo uscire in una montagna di copie e nello stesso week end che l’anno prima aveva visto trionfare “Benvenuti al sud”, ma francamente non se ne capisce il motivo (visto il risultato mi sa che l’hanno capito in pochi) dato che il cast non presenta punte di diamante e che soprattutto uno spunto (in pratica l’unico) piuttosto valido non viene sviluppato, ma anzi precocemente abbandonato ai soliti riti di un cinema (sempre più) povero di idee.

Non se la passa molto bene Gaetano (Vincenzo Salemme), tra una compagna (Asia Argento) che lo tradisce con il suo Comandante (Alessandro Gassman) ed il bisogno di soldi per svoltare che insegue giocando da tempo gli stessi sei numeri al Supernalotto.

Un giorno finalmente questi escono, il biglietto è stato venduto nella sua città, Parma, ma i suoi ricordi della giocata sono confusi ed il biglietto non si trova; tutti lo festeggiano, lui sta al gioco, ma deve capire cosa è effettivamente successo.

 

 

Si capisce fin dalle prime battute che siamo di fronte alla solita commedia assai poco pretenziosa che sconfina più volte coattamente nel trash (Asia Argento e Alessandro Gassman docet), il che poi non è nemmeno così negativo visto il resto, che per la cronaca è davvero risibile.

Vincenzo Salemme ripete le classiche manfrine di lungo corso (e pensare che non mi sta nemmeno antipatico), tutta la costruzione di quanto avvenuto con il biglietto vincente risulta a tratti scarsamente verosimile (ci sono alcune cose che proprio non tornano) e soprattutto stimola risate al più tiepide sempre quando ci sono (il che è tutt’altro che scontato).

Alla fine (ed il finale non aiuta) è un (altro) prodotto assolutamente deludente che poteva sfruttare assai meglio di quanto riesca a fare l’evento “shock” (la vincita milionaria), abitato da tanti attori che si ripropongono stancamente (tra i tanti salvo Nicole Grimaudo) e contraddistinto da una marginalità classica (ed abusata) per questo genere di film.

Deludente (come da attese).

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