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Che bella giornata

Regia di Gennaro Nunziante vedi scheda film

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La recensione su Che bella giornata

di LorCio
7 stelle

Perché sta incassando l’ira di dio? Perché Che bella giornata è il film più redditizio del cinema italiano di sempre? Semplice: fa ridere. Checco Zalone è il raro caso di comico televisivo capace di passare senza dolore sullo schermo, mantenendo intatta la propria forza. C’è chi s’indigna vedendo i numeri che sta registrando al botteghino il film di Nunziante, compreso il direttore Fittante, ma, dal basso della mia posizione, francamente non capisco per quale motivo ci si scandalizzi così tanto. Contiene tutti quegli elementi di cui i cinepanettoni (ossia quei film che fino a pochissimo tempo fa erano padroni del box office) erano privi: una storia che stia in piedi, la mancanza di volgarità e un divertimento sano. La storia c’è, in bilico tra il fumetto e il comico puro, è in mano ad un personaggio totalmente assurdo, ignorante ma tenerissimo, vanitoso ma vitale, che riesce a mettere in ridicolo cose che in molti film italiani sarebbe impensabile proprio vedere rappresentate: il nepotismo, la benemerita, il sistema di famigliarismo fatto di assunzioni sospette ma manco tanto, il terrorismo islamico, le tradizioni strapaesane, la chiesa, il confronto con le altre religioni.

 

La volgarità latita, compresa quella intellettuale di cui è farcita il boldidesichismo e certo vanzinismo, per lasciare spazio ad un umorismo stralunato ma con i piedi per terra, inanellando gags molto efficaci e onestamente irresistibili (si stenta a non ridere di gusto, complici anche comprimari di lusso molto divertiti come i giganteschi Ivano Marescotti e Rocco Papaleo e il ritrovato Tullio Solenghi). Ci si diverte, molto. Il berlusconismo non c’entra niente, e non perché Checco piaccia a Vendola o qualcosa del genere: se il Berlusconi dentro di noi è oramai quasi inevitabile, qui almeno Berlusconi è fuori, allontanato, perfino ripudiato se uno ci riflette (tutto il checcozalonismo non c’azzecca nulla col berlusconismo, ma sarebbe un discorso troppo lungo). Per una volta non buttiamola in politica: il film fa ridere, rilassa e lascia un bel ricordo. Che poi abbia incassato un botto di soldi può far solo piacere.

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