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Thor

Regia di Kenneth Branagh vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Thor

di AndrewTelevision01
5 stelle

Anno 965, Antica Grecia: dopo aver tradito il padre Odino (Anthony Hopkins), istigato dal consiglio del fratello Loki (Tom Hiddleston), Thor (Chris Hemsworth) viene bandito dal regno di Asgard. Il motivo di tale atto é l'aver disubbidito al padre, quale gli aveva privato di controbattere durante l'eredità a re di Asgard: difatti, Thor ha sconfitto i Giganti Di Ghiaccio, del pianeta Midgard, intenti a conquistare i "Nove Mondi", ma ciò lo ha portato ad essere escluso sia dal suo regno, che da suo padre, quale lo priva dei suoi poteri. Poco più di un millennio dopo, esattamente nell'anno 2011, Thor viene spedito direttamente nel pianeta Terra, in una cittadella del New Mexico per precisione. Qui incontra Jane e Darcy (Natalie Portman e Kat Dennings), assieme a Erik Selvig (Stellan Skarsgard), degli astronomi intenti a studiare il cielo notturno. Mentre si adatta alla vita terrestre, Loki, dopo essere stato "sgamato" dal padre nel toccare lo scrigno di Laurey (per fare storia, Odino combatté quest'ultimo, considerato capo dei Giganti di Ghiaccio), quale porta al potere cosmico, viene a sapere di essere stato adottato (essendo figlio di Laurey), e quindi uccide con le sue parole il padre Odino, quale gli ha sempre nascosto la verità per il suo bene: ne approfitta e diventa l'erede di Asgard. Dopo aver capito molte usanze degli umani, Thor tenta di prendere il martello, incustodito nello S.H.I.E.L.D. (un centro di ricerca e spionaggio realmente esistente), ma non ci riesce perché esso é immobilizzato, ma soprattutto perché é senza poteri. Dopo essere stato interrogato da un agente, Thor discute con Loki, quale gli annuncia della morte del padre e gli dice addio (gli viene fatto credere che suo padre sia morto per colpa sua). Loki stesso stringe un patto con Laurey: il cambio dello scrigno, Laurey permette a Loki di diventare permanentemente re di Asgard. (Nota importante: Odino non é morto, ma é in un profondo sonno). Scende sulla Terra un distruttore, mandato da Loki per uccidere Thor (per non fargli sapere del patto e/o altro, ma Thor, cambiando completamente carattere e istinto di sopravvivenza, intuisce che sia opera di Loki). Dopo essersi fatto volontario per sacrificarsi, tentando di salvare un'intera città, Thor viene scaraventato e (come ogni umano) muore, esclamando (poco prima) "che ora tutti sono salvi). Proprio quando muore, il martello (direttamente dallo S.H.I.E.L.D.) va in mano a Thor ed egli ritorna in vita e sconfigge il distruttore, che é durato meno di 15 minuti e che é servito a distruggere qualche auto della polizia e mezza cittadella. Torna la pace e Thor, grazie al teletrasporto, o Bifrost, torna nel regno di Asgrad, abbandonando sulla Terra la povera Jane. Thor si ritrova a lottare contro Loki: qui si vede la benevolenza di quest'ultimo nei confronti del padre, e proprio per colpa della questione del Distruttore, i due si scontrano, non riuscendo soprattutto a discutere riguardo la finta fratellanza fra entrambi. Infine Loki si suicida, cadendo nel vuoto cosmico. Il film finisce con un dialogo di Thor con Odino, quale gli consiglia di rincontrarsi con la donna che lo ha sempre amato e sostenuto sin dall'inizio, Jane.

Nella scena post-credit, vediamo Erik Selvig che viene contattato dal direttore dello S.H.I.E.L.D., Nick Fury (Samuel L. Jackson), che gli mostra il Tesseract, una forma di energia di cui "vale la pena di dargli uno sguardo".

Questa pellicola non é sufficiente per "marvellizzare" a pieno il personaggio di Stan Lee. Troppa computer grafica nella prima mezz'ora e, durante la fine della prima metà quasi privo di ritmo e impegno. Nonostante sia da protagonista, Thor non é un personaggio particolarmente interessante, perlomeno da me: il fratello Loki, quale proviene da un oscuro passato, riesce a dare una visione migliore del film poiché ne salva quel poco che si può considerare. Magnifiche le interpretazioni, appunto, di Hiddleston e Hopkins (N.B: quest'ultimo viene metaforicamente e non ucciso dalle parole di frustrazione di Loki, quale si rende conto della gravità della situazione e si sfoga contro lui). Sin dall'inizio, Thor é caratterizzato come personaggio presuntuoso e ineducato, nonostante figlio di un Dio: ciò che rende odioso il suo carattere é proprio il rimanere in questo stato fino a quando arriva sulla Terra, dove comincia a conoscere le vere emozioni, cosa bisogna fare per crescere.. una pecca dei film fantasy che, talvolta, si uniscono con lo "storico", é il raffigurare il regno degli dei soltanto come "lussuria", come se non ci fosse nessun insegnamento di vita, e ciò é strano visti i vari tentativi di Odino nel "calmare" e rieducare Thor. La scena peggiore che rispecchia la stupidità del personaggio principale é proprio quando egli tenta di prendere il martello che lo raffigura, senza riuscirci. Ma ovvio.. Odino ti ha tolto i poteri e ti stupisci pure! Il film é stracolmo di una CGI invasiva e a tratti inutile, ed é povero (in alcuni momenti) di una trama proseguibile. Detto onestamente, Thor doveva morire: essendo umano, egli sarebbe dovuto crepare in meno di un minuto, ma il film ci ricorda delle parole di Odino riguardo il martello, rendendogli così il gioco facile. Mi spiace per Natalie Portman, che é una delle attrici americane migliori che la nazione ha, che la ritroviamo ad interpretare un personaggio a tratti insopportabile, a cui non vien dato tanto spazio nella pellicola. Concludendo poi, il film sembra avere anche una trama complessa, perché in meno di due ore vengono inserite troppi nomi e troppi personaggi, che magari il 20% di essi non spunta perché "sono leggende". 

Ci hanno provato, ma non é stato fatto abbastanza.

5.

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