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L'illusionista

Regia di Sylvain Chomet vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'illusionista

di zombi
8 stelle

un palcoscenico col tendone scassato ci accoglie in un mondo ormai estinto. dopo la titubante presentazione, il bianco e nero lascia il posto al colore per raccontarci la storia di questo omino buffo, tutto sempre intento ad omaggiare "gli altri" con inchini e gesti di rispetto. un omino che guarda caso è un'illusionista. cioè un mago che fa apparire o sparire oggetti dalle maniche o dal cilindro e un coniglio bianco abbastanza litigioso e iracondo. il suo è ormai un mondo che sta lasciando posto ad una sempre più invasiva ed inevitabile macchinazione del mondo e ad un altro modo di fare spettacolo. i prodromi di un imminente ritiro dalle scene sono i concerti della rock band che suona tutta mossette sexy, pettinature cotonate e ambiguità assortite che preludono ad un glam rock che farà epoca, e cambierà definitivamente un modo di approcciarsi ai clamori del pubblico. l'omino imperturbabile gira i vari music hall a cercare ingaggi e non si scompone affatto se il pubblico non è altro che una dolce nonnina col brufoloso e saccente nipotino che sa come funzionano i trucchi. addirittura si reca oltre manica in un paesino scozzese dove riscuote un successo insperato e conosce e si ritrova appresso una giovinetta. insieme, sotto indicazione della giovinetta, andranno in quel di edimburgo e qui tenteranno di sbarcare il lunario con difficoltà sempre maggiori per l'omino di trovare lavoro. come my fair lady, la sguatterina si trasforma lentamente in una ragazza piacente  e cittadina, attirando le attenzioni di un giovinotto gentile. il tutto mentre l'omino cercherà di tutto per raccogliere soldi per mantenere la trasformazione della giovinetta. in una vorticosa panoramica della big city bright lights di edimburgo chomet ci accompagna nello sconforto cosmico di un ventriloquo e di un clown, nell'evoluzione lavorativa di tre trapezzisti e nelle avventure dell'omino che non avrà altro da fare che tornare a casa. di certo la vita bisogna saperla prendere, e aiuterebbe essere un vero mago, ma tant'è. quando va bene ci si accontenta.

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